L’AMERICANATA dei Nicchiniello. Piscine coperte e scoperte, una olimpionica, ristoranti, aperitivi, divertimento e….mazzette a VILLA LITERNO

28 Dicembre 2019 - 11:44

VILLA LITERNO(g.g.) Mica una cosa da poco: il viaggio in auto, integralmente intercettato, fatto da Salvatore Nicchiniello, imprenditore conosciuto, di spicco di Villa Literno ma non solo, e il dirigente dell’ufficio tecnico comunale Giuseppe D’Ausilio, è un lungo oggetto mentale, l’espressione di una cosa molto grande che Nicchiniello, anzi, i Nicchiniello, visto che papà Francesco non era estraneo all’intenzione, vogliono realizzare in via delle Dune: piscine scoperte, ma anche coperte con pallone geostatico.

Il business è reale agli occhi di Nicchiniello. I bambini di Villa Literno devono andare a Parete e lui vuol far nascere una struttura che deve diventare un vera e propria fabbrica di soldi, con diversi step di investimento. D’Ausilio ascolta e mano mano si entusiasma pure lui.

E ancor di più si entusiasma quando l’imprenditore ti dice che desidera che sia proprio colui che gli sta di fronte ad occuparsi di tutto, ma proprio di tutto. Un’altra frase pronunciata da Nicchiniello piace, sicuramente all’architetto: “Faremo quello che si deve fare per ottenere i finanziamenti regionali, ma la liquidità c’è per partire col progetto.” Si tratterà di piscine da trasformare di sera in luoghi del relax, con aperitivi, cene e ristorante da dare magari in gestione, paragonate, per rendere l’idea, a quelli del Free time, struttura dello stesso genere situata tra Parete e Trentola.

Gli impianti sportivi devono essere importanti, addirittura Giuseppe D’Ausilio si fa scappare la parola “olimpica” associandola alla piscina. Si sa che una piscina olimpica deve avere dalle 8 alle 10 corsie e deve essere lunga 50 metri. Camminando camminando con l’auto, i due arrivano davanti a quegli 11mila metri quadrati che i Nicchiniello aveva acquistato anni prima. E Salvatore forse per ingolosire e motivare ancor di più D’Ausilio, gli dice di aiutarlo a contattare subito il proprietario o i proprietari dei terreni confinanti, perchè quegli 11mila metri non sono sufficienti “ma ce ne vogliono almeno 17mila, 18mila.

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA