Alla Provincia di Magliocca, Palmieri e Marcello De Rosa va di moda il nome Luigi Bove. IL GIALLO. È una persona, sono due? Intanto si sono pappati 15 mila euro
2 Ottobre 2024 - 18:55
MADDALONI – Gira bene ai Bove di Maddaloni che, attenzione, è uno dei cognomi più ricorrenti nella città.
Luigi Bove, ad esempio, è consigliere comunale di maggioranza e poliziotto provinciale, assunto nell’infornata dei concorsi di Giovanni Zannini e Giorgio Magliocca.
Poi, Enzo Bove, più volte consigliere comunale e assessore, volto noto della politica cittadina e animatore della storica lista Uniti per Maddaloni.
E ancora Giosuè Bove, per un periodo segretario provinciale di Rifondazione Comunista ai tempi di Fausto Bertinotti. E potremmo continuare.
Ora, nel novero dei Bove di ieri e di oggi, potrà entrare anche Luigi Bove che, al momento, possiamo definire solamente omonimo del politico ma non possiamo escludere a priori che possa esistere un vincolo di parentela.
Non si sa però se il Luigi Bove sia semplicemente un Luigi Bove Due rispetto all’ex vicesindaco di Maddaloni e oggi, ricordiamo, un poliziotto alla Provincia, o se il Luigi Bove entrato nel novero di quelli conosciuti non sia una sola persona, bensì due.
Domanderemo in giro e lo stabiliremo. Per il momento vi raccontiamo il fatto in modo da capire anche l’origine di questo nostro dubbio.
Lo scorso due luglio, giorno consacrato alla Madonna delle Grazie, una piccola grazia l’ha avuta anche Luigi Bove da Maddaloni. Un lavoro, un affidamento o, come la stessa provincia scrive adesso, “un’aggiudicazione”, con le virgolette (della serie quasi quasi non ci credono neanche loro che siano aggiudicazioni serie, regolari, Freud se ci sei, batti un colpo) inserite dallo stesso dirigente Gerardo
Non è certo che Luigi Bove,sia il più bravo a compiere non meglio precisati lavori di manutenzione straordinaria, su progetto ordinato dai vigili del fuoco per l’Istituto Volta di Aversa, ma è certo che Luigi Bove sia simpatico a uno o più di questi politici che a loro piacimento ormai da anni mantengono i cordoni della borsa, favorendo questo e quest’altro imprenditore, questo o quell’altro professionista, in modo da acquisire dei crediti da utilizzare prima o durante le fasi elettorali che costituiscono i momenti decisivi, ma non solo per la loro vita politica, ma della loro vita tout court, dato che si tratta di professionisti della politica che, senza la politica, se la sarebbero vista nera anche nel mettere il piatto a tavola.
Questo Luigi Bove titolare della Competenze edili e servizi generali, che detta così pare una holding, ma è una piccola società a responsabilità limitata semplificata, quelle imprese che se ne costruiscono a bizzeffe, dato che serve un capitale sociale addirittura di un solo euro ma che in provincia di Caserta sono usate a fin di male, in modalità usa e getta o prendi i soldi e scappa. Concetto che stiamo ripetendo scrivendo di altri casi clamorosi, come quello della casa albergo Nonna Anna a Caserta (LEGGI QUI IL FOCUS) e quello della presunta truffa subìta da un giovane di San Cipriano tramite una di queste srls, abilitata a fare lavori da centinaia di migliaia di euro, finanziati dallo Stato con il bonus 110% e riconducibile a un noto/a politico/a di Trentola Ducenta strettamente legato/a a Giovanni Zannini (LEGGI QUI).
Attenzione, un simpatico appartenente comunque alla terza/quarta schiera dei clientes, visto che 8 mila e 800 euro sono bruscolini in confronto ai milioni e ai milioni mossi dal Gerardo Palmieri, dal Paolo Madonna, dal Gianni Solino e compagnia bruttissima.
Un Luigi Bove, non sappiamo se lo stesso Luigi Bove o un altro, ha ricevuto lo scorso 11 settembre un incarico da 7 mila euro per l’incarico di coordinatore della sicurezza (il che vuol dire che sopra di lui c’è un progettista e un direttore dei lavori che hanno incassato di più e molto di più del Bove) sui cantieri per lo svincolo con rotatoria da costruire tra le strade provinciali 277 e 331.
Questo Luigi Bove è sicuramente un architetto e ha sicuramente 34 anni, essendo nato il 14 agosto del 1990.
Ora delle due, l’una, o è lo stesso Luigi Bove e il club dei comandanti si è passato una mano sulla coscienza, riconoscendo che 8 mila euro erano un’indecenza e bisognava integrare, oppure si tratta di due Luigi Bove e allora il club dei comandanti è proprio innamorata dal suono e dalla registrata onomatopeica di questo nome e di questo cognome.