Altro che Consorzio Agrario, quello di Giancarlo Iovine era il Consorzio dei killer del CLAN DEI CASALESI. Da lì 4 omicidi e barili pieni di armi

14 Febbraio 2020 - 13:05

SAN CIPRIANO D’AVERSA – Giravano armi, molte armi tra Casal di Principe e San Cipriano d’Aversa ai “tempi d’oro” del clan dei casalesi. Oggi riportiamo un episodio raccontato il 31 marzo 2015, dal collaboratore di giustizia Nicola Panaro. Il pentito spiega che negli anni ’90 Giuseppe Misso, uno dei ras più noti, “mi venne a dire che Iovine Giancarlo aveva delle armi da vendere e mi mandava a chiedere se fossi interessato“. Entrambi, sempre secondo le sue dichiarazioni, visionarono quelle armi “presso il consorzio dello Iovine sito in S. Cipriano.” Qui c’erano ad attenderli “due barili di armi tra cui pistole e un mitra di fabbricazione argentina.”

A Panaro non interessava la provenienza di quell’arsenale che decise di acquistare. Aggiungiamo noi che Giancarlo Iovine, l’imprenditore di San Cipriano ex titolare del consorzio agrario citato da Panaro, è stato condannato all’ergastolo per la cosiddetta “strage dei cutoliani” (LEGGI QUI IL NOSTRO ARTICOLO) nella quale persero la vita il 22 ottobre 1989, il luogotenente cutoliano Antonio Pagano, Giuseppe Orsi, Giuseppe Gagliardi e Giuseppe Mennillo. L’imprenditore era stato tirato in ballo già dalle dichiarazioni di Antonio Iovine. Il consorzio infatti era stato usato dai sicari come base di appostamento per compiere il quadruplice omicidio.

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA CON LE DICHIARAZIONI RESE DAL COLLABORATORE DI GIUSTIZIA NICOLA PANARO