IL BUSINESS DEI FORNI CREMATORI. Vediamo un po’ se, autorizzato dal padre, l’impianto di Dragoni lo vincerà il figlio del governatore De Luca

9 Novembre 2018 - 18:14

DRAGONI (gianluigi guarino) – E’ arrivato il momento fatidico dell’aggiudicazione della mega gara d’appalto per il mega forno crematorio in quel di Dragoni. Della vicenda ci siamo occupati con due articoli gli scrsi 18 e 19 settembre quando, leggendo i documenti amministrativi riguardanti la procedura, ci siamo accorti che Roberto De Luca, figlio del governatore Vincenzo De Luca, era dentro mani e piedi a questo appalto poiché il suo studio di consulenza salernitano aveva in pratica messo sotto la sua ala protettrice un’azienda di Alvignano, semi sconosciuta, che si avviava, molto allegramente, ad aggiudicarsi questa torta milionaria per la gioia di Roberto De Luca ed evidentemente anche di papà Vincenzo.

Il nostro primo articolo del 18 settembre (LEGGI) provocò il giorno dopo, il 19 settembre, la sospensione della procedura di gara (LEGGI) e il suo rinvio a tempi più propizi che, evidentemente, sono arrivati se è vero come è vero che il dirigente responsabile del comune di Dragoni Fabio Leonetti, ha convocato la commissione di gara per il martedì 13 novembre.

Noi ci siamo espressi ampiamente su questa storia, della quale potete prendere tutti i particolari nei link associati in questo articolo. E’ a dir poco inaccettabile l’idea che il figlio del governatore della Campania possa partecipare, sulla carta indirettamente, con uno studio di consulenza che diventa progetto e proposta di un’azienda del tutto sconosciuta, in una gara per un impianto che non ansce così dal nulla ma è frutto anche di procedimenti autorizzativi da parte della regione Campania. Titoli che il sindaco Silvio

Lavornia che molto aveva fraternizzato con il presidente De Luca, quando era presidente della provicnia, ha già in mano da tempo e che ha utilizzato per metter ein campo l’idea sorprendente di costruire un forno crematorio nel microcosmo demografico di Dragoni.

Ci fermiamo qui, perché l’antifona è fin troppo chiara. Seguiremo con attenzione le procedura della gara e sui componenti della commisione aggiudicatrice.