Atti persecutori nei confronti del parroco, il funzionario rivela gli esposti dell’ex maresciallo Carione
19 Marzo 2025 - 19:21

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CASALUCE – Si è svolta oggi una nuova udienza al Tribunale di Napoli Nord, sede di Aversa, nel processo penale a carico del Maresciallo delle Fiamme Gialle Giuseppe Carione, già Presidente del Comitato Festeggiamenti della Madonna di Casaluce. Durante l’udienza, sono emersi ulteriori dettagli delle presunte condotte persecutorie ai danni del sacerdote del Santuario di Casaluce, messe in atto dallo stesso Carione.
A deporre per primi sono stati Mario Comella, Priore della Confraternita dei Celestini, e l’ingegnere Oreste Graziano, funzionario della Soprintendenza di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento. Comella ha raccontato le difficoltà e le angherie subite dal sacerdote del Santuario, mentre Graziano ha portato alla luce una serie di esposti ricevuti dal suo ufficio, tutti firmati da Giuseppe Carione, contro il parroco.
I due testimoni sono stati interrogati dal Pubblico Ministero e dai legali della parte civile, avvocati Gaetano e Raffaele Crisileo, nonché dal difensore di Carione, avv. Alfonso Quarto.
Il sacerdote, infatti, è stato vittima di atti di stalking da parte del Maresciallo Carione, che avrebbe agito anche tramite l’affissione di manifesti diffamatori in tutta la città di Casaluce, causando grande sconcerto tra i concittadini. Inoltre, Carione avrebbe inviato numerosi esposti a vari enti, tra cui il Prefetto, il Questore, il Sindaco di Casaluce, la Soprintendenza delle Belle Arti, i Carabinieri di Teverola e il Vescovo di Aversa, tutti trasmessi anche alla Procura della Repubblica di Napoli Nord. Tali esposti, però, sono stati puntualmente archiviati.
Secondo quanto emerso dall’accusa, queste azioni persecutorie sarebbero proseguite per un lungo periodo di tempo, mettendo a dura prova il sacerdote, che, stremato dalle continue molestie, si è visto costretto a chiedere l’intervento dei medici. Alla fine, il sacerdote ha deciso di rivolgersi alla giustizia, denunciando il Maresciallo Carione con l’assistenza legale degli avvocati Gaetano e Raffaele Crisileo, che si sono costituiti parte civile nel processo.
L’udienza odierna ha rappresentato un altro capitolo significativo di questo processo, che continua a suscitare grande attenzione nella comunità di Casaluce. Il procedimento legale, che coinvolge un esponente delle forze dell’ordine, continua a gettare luce su gravi accuse di abuso di potere e comportamenti persecutori.