LA NOTA. AUTOCERTIFICAZIONE per spostarsi tra le PROVINCE. Ecco perchè è assolutamente inapplicabile l’ennesima baggianata demagogica di De Luca. Vi facciamo qualche esempio, ma questa è una regione poco seria

21 Ottobre 2020 - 13:26

Il governatore, prima di assumere questa decisione, si è fatto un’idea di quali siano i numeri della mobilità interprovinciale, esponenzialmente superiori a quelli della mobilità interregionale? Ma quando mai, perdiamo solo tempo con queste pulcinellate e non affrontiamo certi argomenti seri, come quello del ritardo clamoroso, che dimostreremo della Regione Campania, sul fronte della messa in opera dei posti in terapia intensiva

 

CASERTA(Gianluigi Guarino) Cosa resterà di questa ennesima ordinanza del governatore De Luca? Sicuramente la sensazione, da parte del popolo meno avveduto che purtroppo in Campania supera tragicamente la percentuale del 90%, sarà quella, ancora una volta, di essere governati da uno che ha le palle perchè fa delle cose di cui si parla, di cui tutti parlano, di cui tutti scrivono e amplificate ogni venerdì da un comico che ci sta costruendo una fortuna intorno.

Ma resterà l’evanescenza dell’ennesima pia illusione perchè De Luca non produrrà un solo grammo di benessere al popolo campano, distratto continuamente non a caso da questa rappresentazione un pò peronista e un poco alla Ugo Chavez.

Di concreto, non ci sarà alcuna consistenza. E anche quelli che De Luca non lo condividono, anche quelli che ritengono sbagliata questa incredibile decisione di un semi lockdown vellutato e di originalissima fattura interprovinciale, non avranno seri argomenti per dibattere e combattere.

Fino a quando, infatti, il divieto riguardava gli spostamenti interregionali, si poteva affrontare la questione da un punto di vista ideologico. Ma in linea di massima, seppur in maniera non perfetta, diciamo che un 50% del divieto era realmente sottoponibile al controllo delle forze di polizia. Per carità, anche lì era difficile perchè fra auto, treni, autobus e altri mezzi di locomozione sono comunque decine di migliaia le persone che si spostano quotidianamente tra una regione e l’altra, tra la Campania e le altre 19 consorelle italiane.

Ma qui, ripetiamo, manca anche l’argomento per articolare un nobile dissenso. Siamo precipitati, in effetti, nella demagogia pura e alla riproposizione del solito schema deluchiano di inventarsi qualcosa per fare la solita operazione di cui abbiamo scritto più volte nei giorni scorsi: quella che in napoletano si declina con l’espressione “mettere ‘a cop“. Cioè fare sempre qualcosa in più che consenta di poter risaltare mediaticamente, rispetto agli altri attori della politica nazionale. Per cui, siccome il coprifuoco dopo le 23 era stata una richiesta con primogenitura lombarda, volete che De Luca si potesse accontentare di accodarsi semplicemente? E vai, allora, con quest’altra puttanata.

Gli spostamenti all’interno della Campania che conta 6 milioni di abitanti sono esponenzialmente più cospicui di quelli che si sviluppano tra la Campania e le altre regioni. Di conseguenza, i controlli diventano assolutamente impossibili anche perchè, essendo un lockdown a maglie larghe, cioè emendabile per diverse motivazioni, lavoro, salute, motivi scolastici, ci spiega De Luca come fa una pattuglia dei carabinieri a contestare, ad una persona iscritta all’università di Napoli che da Caserta va verso la provincia partenopea e sull’autocertificazione ha scritto che deve recarsi in facoltà?

Ora, se questa persona invece di andarsene in facoltà va a ballare il cià cià cià nella Galleria Umberto I, come fai De Luca a dirgli, ops, tu non sei andato in facoltà ma a ballare il cià cià cià? Insomma, una stronzata biblica che non tiene conto di un banalissimo concetto demografico, il che dimostra ancora una volta quale grado di superficialità, di incoscienza e di ignoranza alligni dentro e attorno agli uffici de governatorato della Campania: la mobilità intranea ad un’area territoriale così complessa e così demograficamente articolata in cui si passa da una densità da tundra siberiana, quella ad esempio della montana Val Fortore in provincia di Benevento, a una da ghetto di Bombei nell’area metropolitana di Napoli, è praticamente impossibile mettere in piedi un equo sistema di controllo e, ancor di più è, impossibile rendere giusto, affidabile, anche in questo caso, equo, un eventuale sistema sanzionatorio.

Giusto per fare un altro esempio (ma ne potremmo sciorinare a centinaia): piazza Garibaldi, ore 8.30 del mattino. Sapete quante corse di treni pendolari sono arrivate nella stazione centrale o anche in stazioni metropolitane della città, direttamente o indirettamente da luoghi che si trovano al di fuori della provincia di Napoli? Centinaia e centinaia. E centinaia di migliaia sono quelli che dalle province campane, soprattutto da quella di Caserta, soprattutto dall’agro aversano, si spostano con ogni mezzo, auto, autobus pubblici, autobus privati e chi più ne ha più ne metta, verso Napoli.

Siamo seriamente nell’ordine delle centinaia di migliaia di individui. Molti di questi lavorano in nero o anche in grigio. Per cui potranno scrivere veramente di tutto sulle autocertificazioni e noi sfidiamo un poliziotto, un carabiniere, un vigile urbano, un finanziere a poter dimostrare velocemente o anche nei giorni successivi a quello del controllo, che la dichiarazione di questo lavoratore in nero sia falsa e che il motivo per cui si è recato a Napoli non era quello ufficialmente dichiarato, una zia di terzo grado da andare a visitare (cosa legittima per l’ordinanza di De Luca), ma in realtà lui a Napoli c’era andato per lavorare in nero a 600, 800 euro al mese. Cosa facciamo, lo sanzioniamo, lo segnaliamo all’agenzia delle entrate, all’Inps? Lo buttiamo in mezzo ad una strada, lui e la sua famiglia?

Un’autentica pagliacciata, dunque. A proposito, a 36 ore dall’inizio di tutto ciò, la Regione ha pubblicato già il modulo per l’autocertificazione? Altrimenti cosa facciamo con la pattuglia che ci ferma al posto di blocco? Gli recitiamo una poesia o una formuletta tipo giurin giurello, l’amore è bello e io sono innamorato pazzo di una ragazza a cui devo regalare stasera un anello di fidanzamento, carabiniere mio, capiscimi, anche tu sei giovane?

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA DI DE LUCA