AVERSA/2. Voto di scambio. Indovinate chi è il noto politico locale coinvolto in un appuntamento alle palazzine di San Lorenzo? In queste ore volano le banconote che rischiano di alterare il corso costituzionale delle ELEZIONI

6 Giugno 2024 - 19:35

La seconda e ultima parte della denuncia presentata ai carabinieri dalla collega Marilena Natale. Teatro del mercimonio, le palazzine di San Lorenzo. Protagonista gente che in questi ultimi anni ha contato e farebbe di tutto e di più, anzi lo sta facendo, per contare ancora, dopo aver già avuto, grazie alla politica, un posto di lavoro.

AVERSA (g.g.) Abbiamo preferito suddividere in due parti l’esplosiva denuncia presentata dalla collega Marilena Natale, da qualche tempo consulente della Commissione parlamentare antimafia, ai carabinieri di Aversa.

La seconda parte, infatti, possiede una connessione logica con la prima, anche se tale relazione non è di tipo tematico. Nell’articolo che abbiamo pubblicato qualche ora fa (CLIKKA E LEGGI) abbiamo illustrato la ricostruzione relativa agli strani maneggi che alcuni candidati starebbero facendo sulle tessere, o certificati elettorali, che dir si voglia. Ora, invece, parliamo di voto di scambio. La connessione logica si ritrova nell’approccio culturale all’evento elettorale, visto da tanti candidati come un momento da prendere al volo per promuovere se stessi, le proprie carriere, i propri interessi personali.

D’altronde, il nome che Marilena Natale fa e, con coraggio, mette nero su bianco nella sua denuncia, è proprio uno che, grazie alla politica, ha indiscutibilmente modificato la sua vita, a partire da un posto di lavoro acquisito senza alcuno sforzo. E andrebbe aggiunta anche un’altra cosa che però non possiamo aggiungere, per evitare identificazioni che potrebbero nuocere agli accertamenti che la polizia giudiziaria sicuramente farà in conseguenza a questa denuncia.

Possiamo dire, tranquillamente, però, che si tratta di un politico molto in vista ad Aversa, una città che, come tante altre di questa provincia, ha talmente abbassato il livello delle sue rappresentanze, che oggi si può diventare uno che conta, uno che ricopre una poltrona di alto significato, anche se non riesce, evidentemente non supportato da studi regolari, neppure a livello di scuola elementare, a mettere insieme tre parole. Insomma, uno che, pur non essendo afflitto da alcuna patologia, è un dislessico honoris causa.

Questo personaggio, secondo la ricostruzione della Natale, sarebbe al centro di una compravendita di voti, nel classico sito delle palazzine di contrada San Lorenzo. Già in passato, già nel corso delle precedenti tornate elettorali, lì sono volati molti quattrini. Ma la collega dimostra di conoscere fatti specifici, perché parla di un appuntamento in un determinato luogo.

L’ultima parte della denuncia è stata sviluppata con molto riserbo. Nel senso che la Natale, rispondendo a una serie di domande rituali, che si rivolgono di solito ad ogni denunciante, ha parlato espressamente di uso di dati falsi e falsificati.