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AVERSA ALLE ELEZIONI. Il candidato della Lega denuncia un altro raid vandalico, ma noi che la sappiamo lunga ci andiamo cauti, perchè la pubblicità elettorale, per legge, si paga e non si regala

28 Aprile 2019 - 12:22

AVERSA(g.g.) Ne abbiamo viste e raccontate a centinaia di campagne elettorali. Sappiamo bene che in diverse circostanze queste sono connotate da episodi complicati da interpretare. Ciò che bisogna sempre evitare è esagerare con l’esposizione degli stessi, soprattutto quando si ripetono nel giro di poche ore, di pochi giorni, perchè pur non essendo questo il proposito di presunte vittime e presunti carnefici, si finisce per concedere, ingiustamente, perchè la pubblicità elettorale si paga, spazio e visibilità al candidato o ai candidati, presuntamente coinvolti nei presunti accadimenti di cronaca.

Questo non vuol dire che Francesco Baldi, candidato della Lega, sia oggetto di fatti che vengono costruiti con la finalità della visibilità. Noi vogliamo anche dare per buona la circostanza che in 48 ore abbia subito due attentati alla sede elettorale, però il secondo lo raccontiamo a modo nostro, cioè con tutte le cautele e le circospezioni del caso.

Qui sotto c’è la cronaca dei fatti, raccontata bene dai nostri valorosi collaboratori Lidia e Christian De Angelis. Ovviamente, per i motivi appena detti, ci limiteremo alla descrizione asciutta di quello che si vede dalle immagini, fermo restando che a questo punto ci rivolgeremo direttamente, come ogni buon giornalista deve fare, alle forze dell’ordine che stanno indagando, per capire quale sia la direzione reale delle indagini.

(Lidia e Christian de Angelis)– Secondo presunto raid vandalico a danno di Francesco Baldi, candidato della Lega, alle prossime elezioni comunali di Aversa. A pochi giorni di distanza dal primo episodio di danneggiamento della sede del comitato elettorale di Baldi, in zona Belvedere, durante la notte ignoti hanno, con spray e vernici, imbrattato la citata sede, coprendo il nome e cognome del candidato.

Sui fatti stanno indagando gli uomini del commissariato di Aversa che stanno anche verificando la pista di una eventuale, ma non dimostrata connessione, tra gli striscioni e i manifesti anti Salvini affissi nel giorno in cui fu inaugurata la sede cittadina della Lega in via Diaz.

Anche in questo caso, come la prima volta, Baldi ha presentato denuncia.