AVERSA. RIBALTONE E MERCATO DELLE VACCHE. Alfonso Golia, il rottamator-innovatore, pur di durare darebbe un assessore a quelli di Zannini, che da no direbbero sì

2 Dicembre 2020 - 17:07

Come era stato facile prevedere, in considerazione dei personaggi in campo, si è innescato un meccanismo che, a nostro avviso, è prima di tutto culturale, anzi, là rimane confinato, perché il termine “Politica” non dovrebbe proprio essere utilizzato

 

 

AVERSA (g.g.) – Le indiscrezioni volano di bocca in bocca, e non ci stupiscono affatto. Se fossero fondate come sembra, la questione non sarebbe rappresentata da un no dato alla politica dell’amministrazione comunale capitanata da Alfonso Golia, ma solamente dal solito nodo delle poltrone. Per intenderci, se a quelli di Zannini viene dato l’assessore (il nome ovviamente è sempre quello insostituibile di Federica Turco, divenuta una vera passione politica e ossessione tout court di Luciano Sagliocco, che ogni cosa sta facendo per cancellare l’eredità politica del fratello), allora i tre no dati ad un assestamento di bilancio di cui ai consiglieri di Zannini, evidentemente non interessa nulla, si trasformerebbero in tre sì.

In questo modo, il 14 a 9 diventerebbe 12 a 11 per il sì.

Occhio, però. La volta scorsa si è astenuto il presidente del consiglio comunale, il quale non ha alcun obbligo di farlo, perché su questioni cruciali come questa il suo unico obbligo materiale e morale insieme è quello di garantire la correttezza delle procedure amministrative legate al funzionamento del consiglio comunale, che non cancella il suo diritto politico di dissentire con un sindaco il quale ha, a detta sua e di tanti altri, propinato una montagna di balle alla città, proponendosi come un innovatore quando in realtà il suo unico obiettivo era quello di sedere su una poltrona e incollarvisi sopra a dispetto dei vivi, dei morti, dei santi e dei rei.

Insomma, la partita rimarrebbe aperta anche con i tre voti dei consiglieri comunali di Zannini, i quali evidentemente interpretano la politica come una sorta di bazar delle occasioni, tali da aver consentito, ad esempio, ad Innocenti di essere assunto al Consorzio Idrico e a Olga Diana di diventare consigliera provinciale, carica che naturalmente, al di là di quello che sostiene quando ci accusa ingiustamente di avercela con lei, in realtà non vuole lasciare e sta facendo carte false per non lasciare.

Se Palmieri votasse contro, infatti, sarebbe 12 a 12 e l’assestamento non passerebbe, e se in consiglio venisse anche il ginecologo Forleo, che la volta scorsa ha dato forfait non fornendo una grande dimostrazione di coerenza, sarebbe 13 a 12 per i no.

Insomma, difficile dare per scontato il verdetto, anche in caso di voltafaccia interessato degli zanniniani i quali, va aggiunto, determinerebbero tecnicamente e formalmente un vero e proprio ribaltone, visto e considerato che Francesco Sagliocco, Olga Diana e Giovanni Innocenti, quest’ultimo “vecchio del mestiere”, sono stati eletti in liste collegate a candidati sindaci diversi da Golia e dunque delegati a rappresentare in consiglio la minoranza del popolo aversano e non la maggioranza.

A proposito di Zannini, questi smentisce che l’assessore potrebbe essere la Turco.

Noi diciamo solo che, se non sarà la Turco, questo accadrà perché Luciano Sagliocco avrebbe il problema di far capire alle persone che lo hanno sostenuto per quale motivo l’alfa e l’omega del suo pensiero sia rappresentato da ‘sta benedetta ragazza.

Staremo a vedere.