AVERSA. Ingresso in giunta: se Elena Caterino si fa mettere a bagnomaria da Graziano rischia grosso. Le ambizioni di Marco Villano e la “tripletta” di Enzo Guida

28 Dicembre 2019 - 18:22

AVERSA (g.g.) – L’altro giorno abbiamo pubblicato una nota di commento sulle voci che danno l’attuale assessore ai Lavori Pubblici Benedetto Zoccola, già assediato da quei poteri forti che grazie alla sue denunce sulle truffe riguardanti l’orario di lavoro del personale, gli strani traffici dei rifiuti speciali cimiteriali e il suo intervento che ha bloccato un’operazione di dubbia trasparenza, qual’era quella già in atto, con la benedizione del consigliere regionale Stefano Graziano, per portare nella zona Asi, nelle proprietà della famiglia Canciello, il mercato ortofrutticolo di Aversa (CLICCA QUI PER LEGGERE LA NOTA).

Se Zoccola resta, non si sa per quanto, ancora in sella, in giunta c’è comunque un posto, quello lasciato libero dall’assessore all’Ambiente dimissionario Mena Ciarmiello. La consigliera comunale Elena Caterino si è pure un po’ stufata, giustamente, di svolgere la funzione gregariale di portaborracce del già citato consigliere regionale Graziano, alla cui corrente appartiene da anni, con il pieno consenso dei suoi fratelli imprenditori, molto attivi a loro volta nell’Asi e che, quindi, sono diventati biologici interlocutori, saldi alleati del Graziano che nell’Asi detta legge, grazie ad accordi stretti a suo tempo con certi imprenditori.

Fossimo in Elena Caterino, pretenderemmo, dopo anni di lavoro duro e oscuro nei banchi dell’opposizione, di

entrare immediatamente in giunta o comunque largamente in anticipo rispetto alla scadenza delle prossime elezioni regionali, dalle quali dipende il destino politico e quello dell’intero apparato di potere che ruota intorno all’Asi ma non solo, messo in piedi da Stefano Graziano. L’ostacolo più grande, infatti, che si frappone davanti alla realizzazione di quella che (ripetiamo) è una legittima ambizione della Caterino, non è tanto costituito dal fatto che al suo posto, come primo dei non eletti nella lista PD alle ultime elezioni comunali, entrerebbe Cesario Angelino, il quale porterebbe a tre il numero dei componenti del consiglio comunale che rispondono al sindaco di Cesa, Enzo Guida. Questi è riuscito con molta abilità a far man-bassa di voti nella popolosa zona che ricade nel perimetro del comune di Aversa ma che è fortemente connessa, da un punto di vista socioeconomico, alla comunità di Cesa, municipio con cui queste contrade confinano.

In consiglio comunale ci sono già Erica Alma, già presidente del consiglio comunale di Cesa e attuale compagna di Enzo Guida, che per questo amore ha lottato, attraversando una complicatissima separazione con sua moglie, densa di fatti che hanno avuto anche una ricaduta nel giudiziario-penale. Il secondo consigliere è Forleo, ugualmente uscito dal cilindro del sindaco di Cesa. Angelino ha fatto tandem in moltissime schede elettorali con la Alma. In un primo tempo si pensava che il sindaco Alfonso Golia fosse diffidente rispetto all’eventualità di accrescere ulteriormente il peso specifico, e quindi il potere contrattuale, di Guida all’interno del consiglio comunale di Aversa. Negli ultimo giorni, fonti accreditatissime all’interno della maggioranza, dicono che il vero problema è rappresentato dalle ambizioni di Marco Villano, terzo consigliere comunale, insieme a Elena Caterino e Alfonso Golia, del gruppo di minoranza del Pd, durante la consiliatura di Enrico De Cristofaro. Da anni, Villano svolge la funzione, peraltro delicata, di portaborse di Stefano Graziano. Ora, anche per non viaggiare più come è costretto a fare oggi, vorrebbe entrare in giunta. Ma per il sindaco Alfonso Golia, quella di Marco Villano sarebbe, anche in considerazione dello strettissimo rapporto che lega quest’ultimo a Graziano, una presenza ingombrante.

Ovviamente, tutto questo accade dentro a un meccanismo in cui alcuni consiglieri di maggioranza dicono, quando si trovano al suo cospetto, di essere favorevoli ad una nomina della Caterino ad assessora, salvo poi affermare l’opposto quando, lontani da orecchie indiscrete, parlano a tu per tu con il primo cittadino.

Come finirà questa vicenda non si sa. Dipendesse da Graziano, rinvierebbe tutto a dopo le regionali, ma se Elena Caterino accetta questo, il rischio che si vada a vanificare la possibilità di un suo ingresso in giunta o che questo avvenga in una condizione di debolezza, con diversi consiglieri comunali indispettiti e pronti a gufare, è decisamente alto.