AVERSA. LE VIDEOPRODEZZE del neo presidente del Consiglio Romano, eletto stamattina. Dal trasformismo alla guerra di Putin, annichilito il sindaco Golia

10 Dicembre 2022 - 19:26

Si tratta di immagini tratte dal sito dei colleghi de La Rampa. Stamattina l’epilogo, ma ormai il vero sindaco di Aversa abita a Mondragone

AVERSA (g.g.) — E beh, questa sì che è una svolta.

Tempi duri per i detrattori dell’amministrazione comunale Zannini – Graziano – Golia.

Ora, infatti, il livello, la cifra politico culturale schizzerà in alto più veloce di un missile con un Roberto Romano nel motore.

Questo qua è veramente uno tosto, in grado, in queste ultime settimane, “di passare lateralmente sopra come un caterpillar al corpo stanco, quasi esanime, somigliante a quelli di un pugile suonato a fine carriera, di un sindaco che continua a prendere cazzottoni da tutte le parti, ma che nonostante ciò, crede di essere ancora un boxeur, un campione.

A questo punto veramente cercheremo di comprendere anche il lato psicologico della questione. Perché, sia detto fuori dai denti, ovviamente nel rispetto della carica istituzione che rappresenta, subire passivamente tutto quello che ha subito Alfonso Golia in questi ultimi giorni, trascorsi sotto al tacco di Roberto Romano, di cui pubblichiamo una breve, ma succosa antologia di perle di sapienza e di saggezza, dallo spiazzante attacco contro i trasformisti, scagliato dalla cattedra di uno che ha issato la bandiera fi Cinque Stelle alle ultime elezioni comunali contro il centrosinistra dell’attuale sindaco e contro il centrodestra, salvo poi ritrovarsi in tutte le bagatelle dello pseudo potere dei triccaballacche

aversani, fino a toccare le cime del pensiero politologico, all’analisi sulla guerra di Putin.

Una disamina degna di una vecchia lenza della diplomazia internazionale, insomma una roba tra l’ormai centenario, ma ancora vispo, Henry Kissinger e il miglior Giulio Andreotti, quello del grande equilibrismo tra causa palestinese e difesa dell’integrità dello Stato d’Israele.

Romano ha politicamente umiliato Golia, abbandonando per tre volte l’aula consiliare, in modo da impedire l’elezione del già designato Girone, protesi di Graziano e di Marco Villano.

L’altra sera Romano ha imboccato la strada per Mondragone e a casa di Zannini, cioè del vero sindaco di Aversa, ha ottenuto l’ok per la poltrona da presidente del Consiglio comunale, che ha poi ottenuto stamattina ad epilogo dell’ennesima seduta macchietta di quello che dovrebbe essere la massima espressione della rappresentanza democratica della cittadinanza aversana.

Sullo sfondo un sindaco Golia, ormai, come si diceva, frastornato che a Romano non ha neppure stretto la mano, che pur di essere chiamato ancora sindaco, ha assorbito anche questa.

E sia detto con la massima franchezza, è anche penoso, a questo punto continuare a insistere su questo tasto.