AVERSA. Narcotrafficante 23enne di viale Olimpico beccato: l’elenco della droga, dei molti soldi e delle attrezzature sequestrati
24 Giugno 2025 - 12:38

Come promesso sabato scorso, siamo in grado di darvi il nome e i dettagli dell’operazione compiuta dai poliziotti del commissariato di Aversa, attivi nel rispetto di una impostazione ben precisa della Questura di Caserta. Ora bisognerà capire se verrà o meno timbrato anche il fermo di Enrico Scarpa, che dovrà comunque passare al vaglio di un Gip dello stesso Tribunale
AVERSA (G.G.) – Enrico Scarpa, 23 anni, di Aversa, si considera un tipo “fresco”. Anzi, per dirla alla maniera locale, “è uno frisco”. E questo suo modo di percepirsi emerge in modo curioso da uno degli oggetti sequestrati dalla Polizia di Stato del commissariato di Aversa durante un’operazione antidroga.
Tra il materiale rinvenuto, infatti, c’era anche una macchina per il sottovuoto, come spesso accade in casi simili. Ma a colpire è stata l’etichetta esibita in bella vista: “Forever Fresh”. Una dicitura del tutto normale per l’elettrodomestico in questione, certo, ma che – immaginando il soggetto e il suo stile di vita – finisce per suonare come un’ironica (e inconsapevole) dichiarazione di identità. Una piccola trasposizione quasi antropologica, utile anche per sdrammatizzare una vicenda che, di per sé, ha ben poco di leggero.
Scarpa, infatti, non è un semplice pusher di quartiere. Il suo arresto è avvenuto sabato scorso, 21 giugno, dopo che era stato intercettato in viale Olimpico, una delle principali vie d’accesso alla città normanna, provenendo dall’area sud dell’Agro Aversano e dal litorale domizio. L’operazione non è stata semplice, come sottolineato dagli agenti.
Ma ciò che davvero distingue Scarpa da molti altri è l’arsenale logistico e il materiale trovato in suo possesso. Innanzitutto oltre 3 chili di hashish, già suddivisi in panetti, pronti per la distribuzione. Una quantità che suggerisce un ruolo più avanzato nella filiera dello spaccio: non l’ultimo anello, ma un intermedio, colui che prepara, smista e raccoglie.
Il resto del materiale rafforza questa tesi:
- una macchina per il sottovuoto
- quattro bilancini di precisione
- una mazza da baseball in ferro
- forbici, chiave esagonale, cellophane, rompivetro
- due telefoni cellulari
A questi si aggiungono 53 grammi di cocaina e 1,29 grammi di marijuana, sostanze in quantità minore rispetto all’hashish, ma comunque rilevanti.
A colpire, però, è soprattutto la somma in contanti: 4.450 euro. Una cifra che si discosta parecchio dai soliti 150-200 euro segnalati nei sequestri di routine. Segno ulteriore che Scarpa non si occupava della vendita al dettaglio in zone come via Seggio, ma operava a monte, organizzando e fornendo materiale agli spacciatori di strada, per poi riscuotere i ricavi.
Una figura, dunque, da non sottovalutare sotto il profilo criminale.
Il pubblico ministero presso la Procura di Napoli Nord ha convalidato l’operato del commissariato, disponendo il sequestro di sostanze, denaro e strumenti, oltre a confermare la validità delle perquisizioni effettuate. La posizione di Enrico Scarpa è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria, che dovrà stabilire l’esatto ruolo ricoperto dal giovane nell’organizzazione dello spaccio locale.

