AVERSA. Parcheggi a pagamento: solo i consiglieri Gianluca Golia e Di Palma prendono l’iniziativa dopo i nostri articoli. Interrogazione nel silenzio del resto dell’opposizione

26 Novembre 2021 - 12:29

In calce riproponiamo sia il contratto contenente le evidenziazioni in rosso di tutte le inadempienze contrattuali (da leggere soprattutto l’articolo 5) e il testo integrale dell’interrogazione

 

AVERSA – (g.g.) Va dato atto, anzi pieno riconoscimento, ai consiglieri comunali Gianluca Golia e Francesco Di Palma di aver immediatamente raccolto l’invito formulato da CasertaCe a tutti i componenti dei gruppi di opposizione. Cos’altro potevamo fare se non formulare questo invito dal momento che, da almeno due mesi, scriviamo che ad Aversa c’è un’azienda, concessionaria di pubblico servizio, che stavolta vogliamo definire semplicemente ics, proprio per evitare di fornire, a chi è oggetto di queste inchieste giornalistiche, di affermare di essere al centro di una campagna bla bla bla e tutte le stronzate che per anni hanno detto nei confronti di questo giornale e di chi lo rappresenta, non producendo però, mai, per una sola volta, uno straccio di confutazione di merito rispetto a quello che CasertaCe scriveva e documentava con ampia profusione di atti amministrativi allegati agli articoli.

Dunque, non potevamo che rivolgerci all’opposizione, avendo capito che l’amministrazione comunale, cioè il sindaco Alfonso Golia e la sua giunta, e i consiglieri di maggioranza spalleggiati dalla segretaria comunale Anna Di Ronza e dal dirigente nonchè comandante dei vigili urbani Stefano

Guarino, consideravano evidentemente legale il dato di fatto che questa azienda ics non adempisse ad uno solo degli obblighi per i quali si era impegnata, spendendo l’autorevole firma del suo amministratore e legale rappresentante Luigi Monti (CLIKKA E LEGGI)
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Sapendo bene, conoscendo a menadito i metodi di questa azienda ics guidata da un papà e dalla sua figliola, abbiamo immediatamente alzato le antenne nel momento in cui ognuno di quei nostri articoli, da cui emergevano situazioni pesantemente pregiudizievoli per la validità stessa del rapporto convenzionale di concessione, sortito dall’aggiudicazione di una lucrosissima gara d’appalto, rimaneva lettera morta senza che nessuno dei consiglieri di minoranza, di solito loquaci ed interventisti su questioni di rilievo meno significativo, proferisse parola.

E’ chiaro che ti viene da pensare ad una pax tra maggioranza e minoranza che magari litigano su tutto ma che sono totalmente d’accordo nel girare gli occhi dall’altra parte, nel tradire la loro funzione di rappresentanti degli interessi del popolo e non di quelli, per motivi che magari possiamo immaginare, dei soliti imprenditori che producono il 100% del proprio fatturato, esclusivamente grazie al loro rapporto con la pubblica amministrazione. E quale può essere il cemento, il gradiente di fusione tra una maggioranza e un’opposizione che ad Aversa non vivono abitualmente in una condizione di serena e rispettosa dialettica?

Noi non immaginiamo un mega tavolo in cui l’azienda, riunendo maggioranza e minoranza e utilizzando quegli argomenti che hanno sempre funzionato nelle altre piazze, a partire da quella di Caserta capoluogo, dove padre e figlia hanno dettato legge e dettano legge da decenni, ha detto ai presenti: ok, litigate su tutto, ma sulle modalità attraverso cui gestiremo i parcheggi a pagamento ad Aversa, dovete stare tutti quanti tranquilli e zitti e soprattutto allineati.

Logico pensare questo. Pensarlo, dopo che da 15 anni scriviamo dei metodi di questa azienda, c’è venuto, ripetiamo, naturale.

Dal pensarlo al certificarlo però ce ne passa ed ecco perchè abbiamo scritto l’altra sera un articolo (CLIKKA E LEGGI) con il quale invitavamo collettivamente o anche individualmente ogni consigliere comunale di opposizione, a rispondere ad una sola domanda: sgomberando il campo sull’identità nominalistica, sulla visura camerale del soggetto imprenditoriale coinvolto, CasertaCe vuole sapere che cosa ne pensano i rappresentanti del popolo sovrano sul fatto che questo soggetto economico si aggiudichi una gara, grazie alla produzione di un’offerta tecnica contenente tutta una serie di interventi che poi a 4 mesi dall’inizio della sua attività, a 4 mesi dal momento in cui ha cominciato ad incassare fior di quattrini dai parcheggi a pagamento, non sono rispettati in chiara inadempienza di fronte a quelle obbligazioni contrattuali che vi ripubblichiamo con tanto di evidenziatore in rosso, in calce a questo articolo, così come abbiamo già fatto, con un altro, qualche sera fa.

Non è questione solo della inadempienza sul contratto in quanto tale, che, però, va sottolineato, è già un fatto grave. Il problema grosso, enorme, è costituito dalla circostanza che i contenuti di quelle inadempienze abbiano rappresentato gli elementi decisivi, discriminanti, grazie ai quali l’azienda in questione si è aggiudicata la gara. Si tratta difatti seri, serissimi che magari nei nostri territori non vengono avvertiti come tali, purtroppo anche da chi dovrebbe svolgere un’azione di controllo, su cui CasertaCe, che non alcuna intenzione di sfumarsi, di emendarsi, di relativizzarsi rispetto alla considerazione del valore del diritto che non può essere sbertucciato e sbugiardato in ogni ufficio delle pubbliche amministrazioni casertan-aversane, chiede delle risposte, prima di tutto di tipo politico.

Ci sono tanti modi per spedire in cavalleria fatti come quelli narrati dal nostro giornale. L’inazione e l’indifferenza, ma non solo: c’è chi ricorre, ovviamente dentro al perimetro in cui bruca la misera politica locale, alle solite valutazioni su quelli che possono essere stati gli ispiratori di un articolo, quando ormai riteniamo che sia pacifico il dato che CasertaCe, semmai, ispira e non si è mai fatta ispirare da alcuno.

E allora, ritornando all’incipit di questo articolo, va dato atto a Gianluca Golia e all’altro consigliere comunale Francesco Di Palma, della solerzia con cui hanno accolto questo nostro invito che, ripetiamo, non punta a mettere in croce un’impresa, un sindaco o una segretaria comunale, ma semplicemente vuole tentare, per una volta, di ottenere l’obiettivo di costringere i politici a rispondere nel merito, a non divagare, a non ciurlare nel manico e a farci sapere cosa ne pensano di una gara d’appalto vinta grazie ad un’offerta tecnica, trasfusa poi in un contratto, largamente inadempiuto dalla neo concessionaria. Questo ci devono dire, a questo devono rispondere. E non ad altro.

Gianluca Golia e Francesco Di Palma l’hanno fatto. Da ciò, per carità, non traiamo conclusioni escatologiche ma si costituisce a questo punto una fondata idea sul fatto che questi due consiglieri siano veramente super partes, indipendenti e scevri da ogni tipo di condizionamento, da ogni tipo di trasversalismo consociativo, tenuto insieme, Dio solo sa come.

E’ datata l’altro ieri l’interrogazione, il cui testo integrale pubblichiamo in calce a questo articolo, sotto alla riproposizione del contratto tra il comune di Aversa e la società ics, con cui Golia e Di Palma affrontano la questione delle inadempienze contrattuali tra cui, aggiungiamo e ribadiamo noi, va dettagliatamente esplorata anche quella relativa all’obbligo contrattuale, assunto dall’azienda, di pagare entro e non oltre il decimo giorno successivo alla scadenza del primo trimestre di esercizio, la rata iniziale che, per i motivi spiegati analiticamente nel già citato articolo dell’altra sera, non può essere inferiore alla cifra di 125mila euro.

Vediamo adesso il presidente del consiglio Palmiero, che comunque da tempo è passato all’opposizione, se e quando metterà all’ordine del giorno l’interrogazione di Golia e di Di Palma. Per quanto riguarda tutti gli altri, Paolo Santulli, Eugenia D’Angelo, Luisa Motti, la Dello Iacono, Alfonso Oliva eccetera eccetera, silenzio assoluto, un silenzio, mai come in questa occasione, assordante; un silenzio sospetto che certamente non giova alla loro reputazione di uomini e donne della politica.

CLIKKA E LEGGI IL CONTRATTO

QUI SOTTO L’INTERROGAZIONE DEI DUE CONSIGLIERI GOLIA E DI PALMA