AVERSA. AZZ! E che ci fa la Conferenza di Yalta. Zannini vuole Gino Pellegrino presidente della provincia. E al Plana Resort arrivano teste coronate: Olga Diana, Francesco Sagliocco, Giovanni Innocenti e il sindaco Golia

22 Dicembre 2020 - 20:48

Intanto, scatta l’ultimatum del parlamentare Grimaldi al consigliere comunale grillino Romano: “se voti l’assestamento di Bilancio, sei fuori dal Movimento”. Ma sotto sotto il neo consigliere regionale Salvatore Aversano…

AVERSA (g.g.) – Pare che il deputato 5 Stelle Nicola Grimaldi abbia già dato l’ultimatum a Roberto Romano, uno che in consiglio comunale c’è entrato solo in quanto candidato sindaco del movimento grillino alle scorse elezioni, visto che in passato quando aveva gareggiato direttamente per una poltrona all’assemblea cittadina, più di un 50/60 preferenze personali non aveva raccolto.

Se il 24 dicembre (sì, avete letto bene, anche qui ci vuole una bella ambulanza della Neuro), la vigilia di Natale, voterà si al riequilibrio di Bilancio, dovrà ritenersi fuori dal Movimento cosa che, beninteso, potrebbe non essere un problema per Romano, il quale, stando a quel che si dice, si è avvicinato al neo consigliere regionale 5 Stelle Salvatore Aversano, appartenente alla corrente più movimentista, che i grillini del tempo avrebbero chiamato pagnottista, che guarda alle situazioni come quelle di Aversa come un’occasione per sfruttare l’utilità marginale, dunque decisiva, del proprio consenso, allo scopo di ottenere magari un assessorato da concordare con il consigliere ribaltonista.

Non sappiamo precisamente cosa farà Romano, ma per mettere in sicurezza il sindaco Golia con i tredici voti che costituirebbero la nuova esilissima e fragilissima maggioranza, anche il grillino dovrà dire sì, altrimenti la partita si riaprirebbe. Non a caso, il sempre furbo e furbamente empatico Giovanni

Zannini si sta dedicando in questi giorni alla cura del già citato Aversano, rispetto al quale Zannini si pone come una sorta di precettore. E pare che l’alunno recepisca bene, trovandosi “empaticamente” in linea anche con il metodo politico interpretato dal mondragonese.

Tutta questa vicenda di Aversa serve a nutrire un proposito molto ambizioso dello stesso Zannini il quale, dopo aver raccolto 21 mila voti di preferenza personale, si sente potentissimo (“attento che cadi” recitava un verso della fondamentale canzone interpretata dalla coppia Jo Squillo-Sabrina Salerno

) al punto di ritenere di essere in grado di eleggere il prossimo presidente della provincia. A riguardo, avrebbe già individuato il nome: Gino Pellegrino, sindaco di Parete, imprenditore, il quale pure è un bel tipo.

Perché da un lato fa le battaglie di principio contro l’Asl e il modo pedestre con cui questa gestisce l’epidemia covid, dall’altro lato partecipa disinvoltamente, da co-protagonista, a riunioni a dir poco imbarazzanti, visto e considerato che vi partecipano soggetti che hanno preso i voti come candidati del centrodestra e oggi li portano dall’altra parte, facendo, come abbiamo scritto riferendoci a Romano (che i voti neppure ce li ha), un ribaltone propriamente detto. Cioè nel senso metaforico di questa parola che ha superato largamente il senso letterale della stessa.

Il 14 dicembre scorso, al Plana Resort, struttura gestita proprio da Gino Pellegrino, si è svolto un vertice di altissimo livello politico: una roba tra il G7 e Davos. Infatti erano presenti, oltre che a Zannini e a Pellegrino, il sindaco di Aversa Alfonso Golia, che in questo modo azzera quasi completamente il suo rapporto con il PD ufficialeFrancesco Sagliocco, stranamente non accompagnato da papà Luciano e poi la leghista eletta con Salvini e finita con Zannini (azz che rima! Tra i due sceglier non saprei), Olga Diana.

Qui ci vuole una breve pausa. Rullo di tamburo per il quarto ospite: nientepopodimeno che il David Copperfield del ribaltone magico. Uno che in quanto a trasformazioni ha fatto impallidire la memoria del mago Houdini: stiamo parlando di mister Giovanni Innocenti. Che con De Cristofaro passò dal centrosinistra al centrodestra, per salvare quel sindaco dopo che l’architetto aveva fatto fuori dalla giunta Federica Turco e che oggi fa il viaggio contrario per tutelare un’operazione che porterà quasi sicuramente la Turco in giunta. Se non è un mago questo qua!

D’altronde, Innocenti la pagnotta se la deve pur guadagnare, visto e considerato che Zannini gli ha messo su un piatto d’argento un posto in quella vera e propria fogna politica e istituzionale che risponde al nome di Consorzio Idrico di Terra di lavoro. Dunque, Gino Pellegrino diventa il garante di questa operazione, nutrendo la speranza (e la nutre eccome) di correre per la presidenza della provincia. A guardar bene l’elenco degli invitati, siamo andati anche al di là di una normale riunione del G7 o del Forum del commercio mondiale di Davos, qui siamo al di là anche della Conferenza di Versailles e già che ci troviamo, anche “più al di là dell’al di là”, toccando il peso specifico degli incontri di Yalta e Teheran, che decisero il destino e gli assetti del mondo dalla seconda guerra mondiale alla caduta del Muro.

Insomma, roba grossa.