Badanti uccisi e poi sepolti nel giardino, dubbi sulla capacità di intendere e volere del ristoratore killer

19 Aprile 2023 - 18:05

L’uomo è già stato condannato, in primo grado, all’ergastolo.

SAN MARCO EVANGELISTA/SAN MARCELLINO. Era oppure no capace di intendere e di volere Giampiero Riccioli, accusato dell’omicidio dei badanti di suo padre, ovvero Alessandro Sabatino di San Marcellino e Luigi Cerreto di San Marco Evangelista? Il consulente, nominato dalla Corte d’Assise d’Appello di Catania, dove il processo in secondo grado per il duplice delitto si sta tenendo, non è riuscito a sciogliere i dubbi. Una prima perizia psichiatrica aveva, invece, stabilito che il ristoratore era in grado di stare in giudizio.

Ricordiamo che Giampiero Riccioli, nel gennaio del 2022, è stato condannato all’ergastolo dal gup del Tribunale di Siracusa.

I due casertani, che avevano trovato lavoro a Siracusa come badanti per il padre di Riccioli, erano scomparsi nella primavera del 2014. Tracce dei loro corpi furono ritrovate nel febbraio del 2021 nella villa di Riccioli, in contrada Tivoli, a una decina di chilometri da Siracusa. Secondo la ricostruzione della Procura, Alessandro Sabatino e Luigi Cerreto furono legati con delle fascette, fatti inginocchiare e uccisi con un colpo di pistola alla testa. Una vera e propria esecuzione. Dopo il delitto furono sepolti nel giardino della villa in un punto su cui poi è stato realizzato un barbecue in muratura. Secondo gli inquirenti tra Riccioli e i due badanti erano sorti dei dissapori perchè questi ultimi avevano denunciato i maltrattamenti del figlio nei confronti del padre. Di qui la decisione di ucciderli per vendetta.
La

difesa di Riccioli, già in primo grado, aveva chiesto, presentando una perizia di parte, l’infermità mentale del ristoratore, negata dal gip del Tribunale dopo la relazione di un consulente nominato dallo stesso giudice.