Bidognetti racconta il delitto: “Lo strangolarono con una corda da muratori”

19 Febbraio 2022 - 17:50

CASAL DI PRINCIPE – 27 anni dopo il delitto di Maurizio Scamperti, Raffaele Bidognetti, figlio di Francesco Cicciotto ‘e Mezzanotte sta raccontando i particolari del terribile omicidio. “Quando entrai nel cortile, – spiega ‘o puffo – Maurizio Scamperti mi dava l’impressione di essere ancora vivo. Lo stavano uccidendo in quattro con una corda utilizzata dai muratori. Io salii con i piedi sulla pancia di Scamperti, mentre gli altri tiravano la corda e lo tenevano ferm. Il cadavere in un chiusino dove scorrono le acque che portano verso la vasca di depurazione di Villa Literno. Ho poi saputo – conclude – che il corpo fu ritrovato 10 giorni dopo. Ho subito un processo per questo e sono stato assolto in primo e secondo grado

I verbali sono stati depositati nel procedimento nel quale sono imputati Aniello Bidognetti, Sebastiano Panaro e Giuseppe Papa. Il processo è tornato in Corte di Appello dopo l’annullamento della Cassazione per valutare i contributi dei collaboratori di giustizia.