COMUNICATO STAMPA
Le innovazioni digitali nella finanza hanno suscitato negli ultimi anni un forte interesse da parte delle autorità pubbliche, degli stakeholder e del settore finanziario, a causa della loro promessa di ridurre, o di eliminare del tutto, le inefficienze che circondano l’esecuzione e la liquidazione dei pagamenti al dettaglio, comprese quelle legate alle transazioni dei consumatori a distanza. Esse presentano anche delle sfide, alcune delle quali sono di natura giuridica
Il prossimo 13 giugno, ore 15.30, presso la Fondazione Forense degli Avvocati del Foro di Santa Maria Capua Vetere di Via Lussemburgo, si discuterà di un tema attualmente oggetto di preoccupata attenzione da parte delle Autorità nazionali ed europee il cui compito è garantire la sicurezza e la stabilità finanziaria: Bitcoin.
Le
Oggetto
Come dichiarato dall’Avv. Passaretta, dopo il primo caso giudiziario italiano sul tema delle criptovalute, e un’attenzione sempre maggiore da parte di Istituzioni nazionali e internazionali, la via verso il progresso tecnologico è tracciato. Del resto, lo stesso Presidente del Consiglio, Prof. Conte, nella sua recente mozione di fiducia al Senato, ha affermato “la società del domani sarà sempre più caratterizzata dalle reti infotelematiche, da Internet, uno spazio pubblico infinito che facilita la produzione, l’accesso alla conoscenza, crea opportunità ed innovazione, riduce la distanza tra i cittadini e i luoghi della democrazia, aumenta la trasparenza dei processi decisionali. Siamo però consapevoli- dobbiamo esserlo tutti – che la direzione verso cui questo progresso tecnologico si sviluppa non è neutra. Dobbiamo far sì che la direzione di sviluppo sia pienamente compatibile con la tutela dei diritti fondamentali della persona e con le esigenze della collettività. Questa è una sfida determinante (…)”. Continuando, l’Avv. Passaretta ha precisato che con l’innovazione tecnologica è essenziale identificare e qualificare (giuridicamente), in particolare, le nuove e specifiche applicazioni di pagamento con valuta virtuale, per incoraggiarne (e come) l’uso, e mitigarne il rischio di utilizzo improprio, in quanto ciò potrebbe col tempo destabilizzare i rapporti economici.