CAMORRA & PALLONE. La partita del Napoli e l’assenza di un vigilante, la lite tra il cognato di Raffaele Bidognetti e l’apparente titolare di Service & Security

2 Ottobre 2019 - 13:24

PARETE – Enrico Verso, cognato di Raffaele Bidognetti, da circa un annetto collaboratore di giustizia e figlio di Cicciotto ‘e mezzanotte, dettava legge nella società di vigilanza che in pratica era cosa sua. La Service & Security aveva in Vincenzo Siano, socio accomandante, una figura di mero servizio. In pratica un vero e proprio suddito del clan dei casalesi.

Lo dimostra un episodio particolare, nel quale Verso e Siano discutono al telefono animatamente perchè il primo rimprovera al secondo di aver organizzato male i turni riguardo al parco Wanda di Giugliano. Un’affermazione basata sulla lamentela di un vigilante, Vincenzo Pezone, il quale aveva raccontato ad Enrico Verso del mancato cambio del suo turno.

Da qui il rimbrotto dell’esponente del clan dei casalesi: “Ma questo è il modo di lavorare?“. In effetti, però, la struttura de dipendenti o presunti tali della società di vigilanza era frutto, com’è spiegato nello stralcio dell’ordinanza che pubblichiamo, di scelte quasi tutte effettuate da Enrico Verso. Ed è proprio questo aspetto a convincere i magistrati del fatto che l’unico dominus di Service & Security fosse il cognato di ‘o puffo.

Ritornando alla vicenda di parco Wanda, il turno successivo a quello di Pezone non lo fa nessuno dei dipendenti. Pezone va via e non è avvicendato semplicemente perchè il successivo vigilante ritiene che assistere alla partita Napoli-Lazio del 5 novembre 2016, terminata, per la cronaca, 1-1, sia molto più importante di adempiere ad un contratto di lavoro, e questo la dice lunga sulla evanescenza, sulla fluidità, sulla liquidità del rapporto di lavoro in quel contesto.

Parco Wanda, tra le altre cose, luogo dove si trova la sede di Service & Security, non rimanere però incustodito. Il turno lo va a fare direttamente l’accomandante Vincenzo Siano. E ciò pure la dice lunga sul tipo di relazione professionale che quest’ultimo intratteneva realmente con l’azienda di cui, in teoria, avrebbe dovuto essere almeno uno dei titolari.

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA