CAMORRA, POLITICA e SERVIZI DEVIATI. La verità di Giulio Facchi su MARCIANISE e i CASALESI. Ferraro, Fabozzi, Natalizio e…

15 Giugno 2019 - 16:17

CASERTA – (Tina Palomba) Abbiamo conservato un ultimo lembo della seconda, lunga intervista (la prima l’abbiamo pubblicata nel novembre scorso, ugualmente suddivisa in puntate) fatta a Giulio Facchi, dominus del commissariato di governo per l’emergenza dei rifiuti ai tempi della più acuta di tali emergenze allorquando la camorra e i servizi segreti, più o meno deviati, svolsero un ruolo tanto importante, quanto criminalmente rilevante.

La terza e ultima puntata è dunque molto più breve delle prime due (CLICCA QUI PER LEGGERE LA PRIMA, CLICCA QUI PER LA SECONDA), ma l’abbiamo inserita così proprio perchè possano rimanere impresse le parole che Facchi dice sul ruolo che certi personaggi ebbero nelle decisioni fondamentali, soprattutto per la camorra, che in base alle stesse guadagnò soldi a palate, relative alla scelta dei luoghi dove furono stoccati i rifiuti, ma in special modo le cosiddette, famigerate ecoballe.

La domanda da noi posta parte dalle dichiarazioni di un ormai più che rinomato collaboratore di giustizia ed è stata così formulata.

Lo racconta il collaboratore Froncillo. A Marcianise si riusciva a sapere in anticipo i fondi che erano individuati dal commissariato di governo per l’emergenza rifiuti come aree di stoccaggio per le ecoballe..come è possibile?

I miei uffici non si occuparono mai degli stoccaggi di cdr che osteggiavo. Tieni presente che i siti non li ha mai individuati il commissariato. Formalmente li individuava e proponeva Fibe. Il commissariato non dava un soldo per gli stoccaggi. Detto ciò attorno a Fibe c’erano personaggi, certamente connessi alla camorra, che ricercavano i siti. Chi conosceva in anticipo le proposte era Paolucci, Vanoli, Acampora e Bonocore. A me non li dicevano per paura che li bruciassi. Molto attivo era il sindaco di Villa Literno

(Enrio Fabozzi, n.d.r.), poi finito nei guai. Nicola Ferraro fu coinvolto da Paolucci per ricercare aree di discarica, era in contatto con Achille Natalizio e col sindaco di Villa Literno. Probabile che ci andasse pure lui, io una volta me lo trovai in un sopralluogo per una discarica“.