CAMPOLI SHOW. Al processo sulle presunte estorsioni a Giovanni Zannini fantomatici bigliettini del pm non riconosciuto e una montagna di cose non dette nella denuncia
22 Novembre 2024 - 18:50
Una testimonianza in cui è emersa anche un’altra cosa: Alfredo Campoli non è un ottimo fisionomista
MONDRAGONE – È stato ascoltato dalla DDA di Napoli, tramite il procuratore Roberto Patscot, e ha risposte alle domande del legale dell’imputato Tiberio La Torre, l’avvocato Carlo De Stavola, Alfredo Campoli in qualità di testimone nel processo per tentata estorsione ai danni di Giovanni Zannini, amico fraterno dello stesso Campoli.
Rispondendo alle domande dell’avvocato Carlo De Stavola, Alfredo Campoli ha dichiarato di conoscere da molti anni Tiberio La Torre.
Un incontro tra i due sarebbe avvenuto a seguito dell’uscita dal carcere di Puntinella prima delle elezioni comunali di Mondragone del 2022. E da quel momento sarebbe iniziata elargizione di denaro. Cosa che, invece, non era scritta nella denuncia di Campoli, che aveva dichiarato una cosa diversa, ovvero di aver dato denaro a La Torre solo da dicembre del 2023 e non prima.
Campoli ha specificato che le richieste di denaro non avrebbero mai avuto toni esasperati o violenti da Tiberio La Torre.
Questo cambio di versione tra la denuncia e la testimonianza di Campoli dimostra l’importanza del rito ordinario nei procedimenti.
Nei processi penali ordinari, infatti, la prova viene costruito in aula, durante il dibattimento. E allora in aula si deve provare l’estorsione che La Torre avrebbe compiuto ai danni di Zannini.
Se questo processo fosse proseguito con il rito abbreviato, sarebbero state utilizzate come prova ciò che è presente nel fascicolo della procura, ovvero che La Torre avrebbe avuto denaro dietro da Campoli dal dicembre 2023 fino al giorno della denuncia, 8 maggio 2024.
Campoli ha risposto anche ad una domanda relativa ad altre estorsioni che avrebbe subìto.
L’imprenditore del settore rifiuti ha detto di averle ricevute. Il giudice Caparco, a capo del collegio giudicante, ha chiesto se avesse mai detto a La Torre di aver subìto estorsioni e l’imprenditore ha risposto di no.
Inoltre, possiamo affermare che Alfredo Campoli non è l’uomo più esperto nell’ambito di fisionomia della nostra provincia.
Campoli ha dichiarato in aula, ad esempio, di conoscere da alcuni anni il pm Patscot, dal 2014, mostrando il numero di telefono tenuto nel portafoglio, utenza appartenente al procuratore.
Il problema è che lo stesso magistrato ha detto che lui non aveva conosciuto Campoli, essendo in servizio alla procura ordinaria di Avellino. A conferma di ciò, inoltre, addirittura Campoli non aveva riconosciuto Patscot mentre il pm era proprio davanti a lui.
Problemi anche di fisionomia quando si è iniziato a trattare, su specifica domanda dell’avvocato De Stavola, la dichiarazione di Campoli su una richiesta estorsiva ricevuta dal direttore di CasertaCe Gianluigi Guarino.
Campoli ha dichiarato di aver portato nel 2014;a Caserta mille euro al direttore di questo giornale, senza però saper descrivere fisicamente Guarino. I mille euro sarebbero stati pagati da Campoli nel 2014, in un momento in cui, però, CasertaCe era vicina alle posizioni di Zannini. Gianluigi Guarino ha denunciato per calunnia Campoli.