CAPUA. “ZTL priorità sbagliata e Ponte dimenticato. Assessore Di Monaco va cacciato”. Massimo Antropoli e Brogna alzano la voce

26 Luglio 2023 - 09:00

CAPUA (c.s.) – Ad oltre un anno dall’insediamento, l’amministrazione Villani è ferma al palo. Nulla delle cose importanti è stato fatto né tanto meno avviato. Tutti gli sforzi sono stati concentrati su un’inutile e dannosa ZTL e su un piano parcheggi che rappresenta solo una tassa nei confronti dei capuani.

Due cose dovevano avere l’assoluta priorità: la riapertura del Ponte e i fondi del PNRR. Mentre la faccenda ponte prima o poi vedrà la fine nonostante i ritardi biblici legati alla scarsa competenza dell’amministrazione Villani e delle precedenti due amministrazioni a guida centrosinistra, purtroppo i fondi del PNRR rappresentano un treno che difficilmente la città vedrà ripassare.

Il tutto mentre i comuni intorno a noi ogni giorno ottengono risultati eccezionali vedendo i loro progetti aggiudicarsi piogge di milioni di euro dal piano nazionale di ripresa e resilienza. Tutto questo non ci meraviglia, d’altrove Villani si è scelto quale assessore ai lavori pubblici il suo braccio destro, Luigi Di Monaco, che continua il lavoro che aveva cominciato nella precedente amministrazione dove guidava lo stesso assessorato, lavoro che a zero aveva lasciato e a zero rimane da oramai troppi anni.

La mancanza di fondi ha un impatto fortemente negativo sulla qualità della vita dei cittadini, compromettendo le infrastrutture, i servizi pubblici e le opportunità di sviluppo economico. Un’amministrazione che non riesce a ottenere i fondi necessari alla città dimostra l’ inadeguatezza della squadra politica e la completa assenza di un cronoprogramma di interventi teso ad ottenere il benessere della sua comunità.

Pertanto è doveroso sostituire quantomeno l’assessore ai lavori pubblici il prima possibile con una personalità più competente che sappia captare quei fondi di cui la città ha bisogno e da troppo tempo mancano. Il tempo che rimane è poco e Capua non può aspettare ancora.