CASAPESENNA. Ci risiamo: la Balestrieri Appalti non paga gli ultimi due stipendi ai lavoratori che preannunciano battaglia. Ma la Cisl individua il responsabile nel sindaco Marcello De Rosa

6 Maggio 2021 - 13:09

Nel documento che pubblichiamo integralmente in calce, il segretario provinciale della Fit-Cisl, chiedendo secondo i dettami della legge, alla Prefettura l’attivazione della procedura di raffreddamento, parla prima di usuale morosità del comune e poi addirittura di “difetto metodico”, al punto da chiedere formalmente l’intervento dei carabinieri per indagare su eventuali fatti di natura penale

 

CASAPESENNA(g.g.) Raramente c’eravamo imbattuti in un comunicato stampa a firma dell’ormai storico segretario provinciale della Fit Cisl Giuseppe Gravino, così chiaro nella descrizione di una delle tante crisi relative ai lavoratori del settore Ecologia o raccolta rifiuti che dir si voglia.

Dopo aver più volte protestato già nei mesi scorsi, Gravino in nome e per conto del sindacato che rappresenta, ha attivato ieri la classica procedura di raffreddamento, cioè la comunicazione alla Prefettura di una condizione degli operatori di un cantiere in relazione ai rapporto con il proprio datore di lavoro, che di qui a poco potrebbe sfociare in uno sciopero. La Prefettura dovrebbe attivare al più presto un tavolo di confronto tra le parti. Nel caso specifico, tra il comune di Casapesenna, il titolare dell’appalto per la raccolta dei rifiuti, la Balestrieri Appalti srl e e rappresentanze dei dipendenti di quest’ultima.

Quando Gravino come potrete leggere dal testo integrale del comunicato che pubblichiamo in calce, dichiara che a questo stato delle cose si è arrivati in quanto la Balestrieri Appalti non ha ancora corrisposto ai suoi dipendenti del cantiere di Casapesenna gli stipendi del mese di marzo e di aprile, va anche al di là, consentendo anche a chi non conosce bene le dinamiche che l’hanno creato, i motivi veri dell’attuale condizioni di crisi.

Si tratta – scrive Gravino – dell’ennesima replica della situazione che vede contrapposti i comune di Casapesenna ente che nella qualità di stazione appaltante opera usualmente in morosità, e l’appaltatore di turno i cui rapporti sfociano in controversie che animosamente pregiudicano i diritti dei lavoratori inermi che hanno accumulato danni durante i rapporti di lavori che si sono avvicendati.”

In poche parole, la Fit-Cisl individua nel comune di Casapesenna, nell’amministrazione che lo governa, il vero soggetto responsabile delle cattive condizioni in cui i lavoratori sono costretti ad operare.

In sostanza, dice Gravino, i problemi che si stanno riscontrando oggi, nei rapporti tra l’amministrazione comunale del sindaco Marcello De Rosa e la Balestrieri Appalti srl, sono gli stessi problemi che hanno causato la crisi dei rapporti tra il comune e le imprese che precedentemente rispetto alla Balestrieri sono state titolari del servizio e che puntualmente, a causa di quella che Gravino definisce “usuale morosità” dell’ente comunale, hanno incontrato grandi difficoltà a rispettare le scadenze relative al pagamento degli stipendi.

Ora la palla passa alla commissione di garanzia della Prefettura a cui la legge assegna il compito di convocare il tavolo di raffreddamento. Gravino scrive anche un’altra cosa, annunciando l’invio di questo documento anche ai carabinieri della stazione di Casapesenna, perchè possano aprire una indagine, finalizzata a verificare se esistano elementi di natura penale in quello che viene definito ancora una volta, seppur con parole diverse “il difetto metodico“.

E su quell’aggettivo metodico abbiamo drizzato le antenne. L’usualità, infatti, non implica che ci sia un disegno che rende i ritardi nel pagamento delle rimesse alle aziende titolari del servizio. Ma se un autorevole sindacalista, qual è Gravino, di un autorevole e storico sindacato qual è la Cisl parla di metodicità, bè, allora, un’occhiata bisogna darla anche sotto il profilo di eventuali, possibili risvolti di natura penale.