CASAPULLA ALLE ELEZIONI. Miriam Fortunato: “Non mi candido ma farò campagna totale per Michele Sarogni. Chi ha cercato di fare il furbo…”

23 Marzo 2019 - 10:31

CASAPULLA – La curiosità di conoscere in anteprima i canditati, in prossimità delle elezioni comunali, diventa un assillante motivo di chiacchiericcio locale: ognuno vibra le sue illazioni, ognuno crede di essere depositario di confidenze ricevute.

Nel caso dell’ex vicesindaco Miriam Fortunato c’è ancora oggi, a giusto un mese dalle presentazione delle liste, chi ritiene scontato o quasi una sua ricandidatura all’interno della liste Casapulla C’è, al sostegno di Michele Sarogni.

– Si candida oppure no?
“Purtroppo no. Dico “purtroppo” e lo dico con sofferenza, perché nel mio cuore sono presenti tutti i miei amici che mi sostennero nella prima avventura e che adesso mi esortano a fare altrettanto. Essi capiranno il mio atteggiamento, ben conoscendo il contesto che mi circonda.”

– Ha deciso di uscire, dunque, dalla scena politica?
“No. Mai. Il mio impegno per “Casapulla C’è ” ci sarà e sarà un impegno senza se e senza ma. È come se fossi candidata in prima persona. Chi ha pensato di fare il furbo, cercando di arruolarmi nelle sue fila, dopo avermi cacciato insieme con altri dall’Amministrazione comunale, resterà deluso.”

– Eppure, a Casapulla sono in tanti a ritenere che se le si candidasse, riscuoterebbe un successo elettorale. Forse è per questo che c’è chi spinge tanto per la sua candidatura?
“Sono felice della considerazione che riscuoto dai miei concittadini. Io ho cercato di amministrare la cosa pubblica solo nell’interesse della collettività, senza guardare in faccia a nessuno, né amici, né parenti. E poi ho rispettato tutti, cercando di essere presente laddove c’era il bisogno. Del resto non è stata difficile operare, la compagine amministrativa era guidata da Michele Sarogni, una persona sincera, onesta come non mai. Pur avendo avuto in eredità un bilancio comunale disastroso dalla precedente Amministrazione, insieme con il Sindaco abbiamo cercato di dare il meglio di noi stessi, contraccambiati da una sfiducia ordita senza ritegno e per il capriccio di qualcuno.”

– Allora ha proprio deciso? Non si candiderà?
“Ripeto ancora una volta: mi impegnerò come se fossi candidata.”