Case, terreni, conti correnti: confiscato il tesoro dell’imprenditore Angelo Pontillo

25 Marzo 2020 - 15:44

CAPODRISE – Dal sequestro alla confisca, il tribunale di S.MARIA C.V., sezione Misure di Prevenzione, ha sentenziato il passaggio al patrimonio dello Stato dei beni mobili e immobili dell’imprenditore di Capodrise Angelo Pontillo.

Respinta, invece, l’istanza della Procura della Repubblica di Napoli – DDA di aggravamento della sorveglianza speciale personale, in quanto, secondo la sentenza della sezione di cui sopra, presidente Massimo Urbano, manca il requisito dell’attualità rispetto alla identica misura a cui Pontillo era stato già sottoposto nel 2015.

Tra i diversi beni confiscati, il 50% della società Polar Costruzioni e il 50% della Co.Cem. Srl.

tre locali deposito tra Capodrise e Casapulla, tre autorimesse tra Capodrise e Caserta (quelle di Caserta relativamente alla metà di queste).

Confiscati anche molti beni intestati alla moglie e ai due figli, che poi sono la parte preponderante del patrimonio.

Giusto per citarne qualcuno tra i tanti, si tratta di depositi, altre autorimesse, locali commerciali, appartamenti, terreni.

Quattro appartamenti e una villa a Capodrise, un altro appartamento a Orta di Atella, un altro a Casapulla, una villetta a Caserta.

Sotto confisca anche diversi conti corrente.

Altri beni tra Capodrise e Dragoni non sono stati confiscati in quanto il giudice non ha accolto la richiesta del Pm.

Si tratta di un appartamento a Capodrise e di alcune quote di terreni tra Capodrise e Dragoni.

Tutti i beni oggetto di confisca rimarranno per il momento nello status di sequestrati. Questo di oggi è, infatti, la sentenza di primo grado, che può essere appellabile in secondo grado, cioè in Corte di Appello e in Cassazione.

Angelo Pontillo è stato difeso dagli avvocati Pasquale Acconcia ed Esterina Siracusa.