CASERTA. Al Ministero danno ragione a CasertaCe. Gara da MEZZO MILIONE per Casertavecchia ANNULLATA. Leggete cosa scrivevamo su questa gara “strana”
12 Dicembre 2024 - 13:42
CASERTA (l.v.r.) – La Soprintendenza speciale per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è un ufficio di livello dirigenziale generale straordinario del Ministero della Cultura che si occupa della di tutela dei beni culturali e paesaggistici interessati dagli interventi previsti dal PNRR.
Una specie di controllo ulteriore sui fondi PNRR relativi ai beni storici di questo Paese che, ricordiamo, è pur sempre una delle culle mondiali della cultura, non a caso prima nella lista delle nazioni con patrimoni riconosciuti dall’UNESCO.
Ora, è possibile che in questo ufficio romano ci sia qualcuno che ha letto un articolo di CasertaCe del 9 giugno? Improbabile, ma non impossibile.
Non si tratta di una sviolinata in autonomia della redazione, ma è difficile non sentirsi chiamati in causa leggendo i motivi alla base dell’annullamento della gara da 518 mila euro complessivi per la riqualificazione della pavimentazione e dell’impianto di pubblica illuminazione davanti alla chiesa di San Rocco, a Casertavecchia, pubblicati lo scorso luglio in una determina firmata dalla coppia più bella del mondo, ovvero i due ingegneri dell’Ufficio tecnico del comune di Caserta, Francesco Biondi e Luigi Vitelli.
Il comune di Caserta che, ancora una volta, non aveva mai pubblicato i verbali di questa gara, aveva deciso di portare avanti questa procedura attraverso gli inviti a ditte sorteggiate che finirà, come spesso avviene quando il comune capoluogo gestisce procedure con sorteggio, molto male.
Sono sette le società invitate: Alare Costruzioni, impresa molto attiva sugli appalti del casertano, la An.Da. Costruzioni della famiglia dell’agro Aversano dei Letizia, esecutori dei lavori a Falciano, la Fabiana Costruzioni, la società Gicada, la Trivellazione Cupo, la srls Baia e, infine, la Marell.
Quest’ultima impresa, di proprietà dell’imprenditore di Casal di Principe, Raffaele Pezzella, venne sequestrata, dopo che il noto costruttore venne coinvolto in inchieste relative a corruzione e di legami con il clan dei Casalesi. Il tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha disposto il sequestro della società e ha nominato un amministratore giudiziario.
Solita sfortuna quella del comune di Caserta che, su sette ditte che invita, vede tornare indietro sulla mail la risposta di sole due ditte: la An.Da. Costruzioni dei Letizia e la Baia srls.
Ed è proprio questa Baia srls, di un 27enne, Bernardo Apicella, omonimo del figlio di Dante Apicella, recentemente condannato in primo grado a 16 anni di carcere nel processo per appalti truccati e interessi della camorra in RFI, adf aggiudicarsi la sfida, questo strano ballo a due, con un ribasso del 10%.
La vera assurdità di questa storia è che alla Baia, evidentemente troppo piccola e senza la dovuta esperienza e capacità di tenere in mano un cantiere simile, impresa nata nel 2019, si sarebbe unita la ditta Elettroservice di San Rufo, della provincia di Salerno, che è stata nominata ditta ausiliaria.
A noi sembrava assurdo che gare di tale portata venissero affidate a imprese minuscole, appena nate o da poco costituite, senza esperienza.
Ed è esattamente ciò la Soprintendenza speciale per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha segnalato nello scorso mese di luglio a Biondi e Vitelli. Da Roma, infatti, scrivono che bisogna affidare i lavori a società che “sono in possesso dei requisiti di legge e comprovata esperienza nel settore del restauro”.
Questa nota dello scorso mese di luglio, esattamente un mese dopo l’articolo pubblicato da CasertaCe che trovate in calce all’articolo, il ministero boccia la procedura Biondi, in qualità di rup, e Vitelli, da dirigente del settore Infrastrutture. Le società che possono lavorare su quell’area di Casertavecchia, scrivono dal Ministero, devono avere una certificazione SOA OG2 (l’attestazione di qualificazione per la partecipazione a gare d’appalto per l’esecuzione di appalti pubblici di lavori), superiore a quella in mano alla Baia di Apicella, la OG3.
E allora la nostra coppia non ha potuto fare altro che annullare la procedura. Una procedura nata con un sorteggio a dir poco sfortunato, finito ad una ditta minuscola e mestamente deceduto per mano del Ministero.