CASERTA. Cambio al vertice della Questura. Borrelli lascia, arriva Antonino Messineo

30 Dicembre 2021 - 20:04

CASERTA – Il questore Antonio Borrelli lascia Caserta per un nuovo incarico a Roma, presso il Ministero dell’Interno, per le esigenze della direzione centrale per la prevenzione e le attività di tutela informatica e cibernetica, nuova struttura organizzativa ed investigativa in via di istituzione per il contrasto al cybercrime che negli ultimi anni ha assunto dimensioni e risvolti sempre più allarmanti.

Assegnato alla questura di Caserta nell’ottobre 2016, il questore Borrelli ha affrontato con capacità ed equilibrio le emergenze legate all’ordine pubblico ed alla sicurezza del territorio che non sono certo mancate in questi anni, riscuotendo l’apprezzamento delle istituzioni cittadine e provinciali ed accrescendo la considerazione pubblica nell’operato delle forze di polizia. Significativamente, con la sua direzione è stato attuato l’innalzamento ordinamentale della questura di Caserta, la quale, da ufficio di polizia di livello B, è stata portata al livello massimo A, a cui è stato connesso un potenziamento programmatico dell’organico ed un rafforzamento dell’organizzazione operativa.

A sostituire il dr. Antonio Borrelli è stato designato il dirigente superiore della Polizia di Stato Antonino Messineo, attuale questore di Vicenza.

 Il dottor Messineo, nato ad Agrigento, dopo la laurea in giurisprudenza, entra nell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza nel 1985.

Dopo vari incarichi in diverse sedi del Paese, dove matura l’esperienza per l’assunzione delle funzioni dirigenziali, nel 2007 viene assegnato alla Direzione Investigativa Antimafia quale Direttore della Divisione contrasto Camorra e ‘Ndrangheta. Qui vi percorre i vari passaggi di carriera con incarichi di sempre maggiore responsabilità specie nel campo della lotta alla criminalità organizzata e sino alla nomina, nel 2017, a questore di Terni. Nel 2019, poi, l’incarico di questore di Vicenza.

Nel dare il benvenuto nella nostra provincia al nuovo questore, non gli nascondiamo che – come, d’altronde, immaginiamo egli già saprà – troverà non pochi problemi, da quelli comuni al resto del Paese legati al Covid ed alla malamovida, a quelli territoriali specifici della camorra e della criminalità diffusa. Ma c’è un fronte arduo, almeno a parere di CasertaCe.net, sul quale c’è molto da fare. Quello della dilagante corruzione negli enti pubblici. Sicuramente i funzionari della questura lo aggiorneranno degli imbrogli, specie quelli degli ultimi tempi, di questa provincia, a cominciare dal comune capoluogo. Ma, se vorrà, potrà avvalersi di quanto questo quotidiano dice da sempre sul malaffare che qui regna sostanzialmente incontrastato. Per farsene un’idea vivida, ci permettiamo di suggerirgli l’ascolto della fenomenale conversazione telefonica che abbiamo pubblicato giorni fa tra la consigliera comunale di Caserta Liliana Trovato ed una sua interlocutrice, laddove emerge che i recenti e nutriti concorsi e quelli prossimi all’ASL di Caserta sarebbero appannaggio non dei più meritevoli ma dei meglio raccomandati. Dica lui, alla luce anche della sua specifica esperienza, se non ci sarebbe materia per indagini serie, approfondite ed a tappeto. Questa è Caserta !