Caserta è la provincia che spende meno in Campania
16 Giugno 2024 - 16:30
Con i suoi 1.934 euro di spesa per famiglia posiziona solo 102esima tra le province italiane
La provincia di Caserta risulta quella con una spesa media per famiglia in beni durevoli più bassa in Campania. Nel 2023 nella regione sono stati spesi 4 miliardi e 598 milioni di euro in beni durevoli, il 7,9% in più rispetto al 2022. Una cifra che fa guadagnare alla regione il settimo posto nella graduatoria nazionale per spesa complessiva in durevoli. E’ quanto emerge dal trentesimo rapporto dell’Osservatorio Findomestic (Gruppo BNP) in collaborazione con Prometeia. L’aumento degli acquisti di durevoli in Campania è superiore a quella del Mezzogiorno (+6,4%) anche se inferiore rispetto al dato nazionale (+8,9%).
Tra le province, Avellino occupa la posizione relativamente migliore (2141 euro per famiglia), all’81esimo posto tra le 107 province italiane. Seguono a ruota Napoli, Salerno e Benevento, mentre è staccata Caserta, che con i suoi 1.934 euro di spesa per famiglia si posiziona solo 102esima tra le province italiane.
Terra di Lavoro rimane la provincia con il reddito per abitante più basso della regione (14.983 euro) e tra i più bassi in Italia, al 105esimo posto nella graduatoria delle 107 province. Il dato si riflette nella spesa delle famiglie in durevoli, la più esigua nella regione con 1.934 euro per nucleo. Questo non ha impedito una crescita del mercato dei vari segmenti dei durevoli, che secondo quanto sottolineato dall’Osservatorio Findomestic chiude comunque il 2023 in positivo con una spesa complessiva di 703 milioni (+8,4%). A fare da traino, come nel resto della regione, l’incremento dei volumi di spesa nelle auto usate (+19,3% a quota 220 milioni di euro in totale), seguito a ruota dalle auto nuove (+18,7, volume di spesa di 141 milioni). Anche il mercato dei motoveicoli cresce a doppia cifra (+19,4%) toccando i 90 milioni di euro. Per quanto riguarda le spese per la casa, i casertani scelgono di acquistare meno mobili con una media di spesa di 417 euro a famiglia (-1,5% sul 2022, 152 milioni) ma rimangono legati agli elettrodomestici, con una spesa totale di 63 milioni di euro (+3,0%). Diverso invece il caso dell’elettronica di consumo, dove la spesa complessiva è scesa a 15 milioni (contro i 21 del 2022, – 28,6%). Lo stesso vale per la telefonia (60 milioni, -0,8%, meglio della media italiana ma inferiore a quella regionale) e l’IT con una spesa di 20 milioni (-7,2% sul ’22).