CASERTA. Ecco i 23 nomi degli assunti all’asilo comunale. SuperMena Casella e le settimane che non tornano

21 Febbraio 2020 - 19:23

CASERTA – Ci sono una serie di cose che per noi non sono chiare all’interno dell’affidamento alla HumanGest di Pescara, società di somministrazione di lavoro interinale, messo in atto dal comune di Caserta per l’apertura dell’asilo nido pubblico, con la durata di 27 settimane, a partire dal 2 dicembre. Partiamo dal principio: dall’azienda di lavoro, che ha una sede anche a Caserta in via Unità Italiana, dovevano essere scelte 20 addetti (CHE POTETE LEGGERE QUI) e invece, contratti alla mano, ce ne sono 23. Da dove sono uscite queste ulteriori tre figure professionali? E in che modo è stato cambiato l’accordo che fuoriesce dalla determina del comune che rende pubblico l’affidamento (L’ATTO LO LEGGETE CLICCANDO QUI) alla società, documento ufficiale, non più modificato? Ma le discrepanze rispetto alla determina e all’accordo iniziale non si fermano qui. 27 settimane, dicevamo, è la durata del contratto delle 20 (poi 23) figure professionali che avrebbero lavorato nell’asilo comunale. Eppure, il contratto scade il 2 febbraio, così come riportano i documenti ufficiali. Quindi, adesso, l’asilo è chiuso o c’è un proroga? Partendo dall’ovvio presupposto che il comune di Caserta non abbia lavoratori a nero.

Passiamo all’ultimo argomento, forse il più intricato. Quando accadono situazioni del genere, dove l’ente chiama una società esterna per dei lavoratori, da che mondo è mondo viene utilizzato un dirigente, un funzionario, almeno un dipendente, a coordinare il tutto, affidandogli il ruolo di responsible il servizio poi svolto, di fatto, da privati. Invece a Caserta per questo ruolo apicale è stata scelta la figlia dell’ex consigliere cittadino Peppe Casella, Filomena, che sicuramente conosce il comune di Caserta, avendo lavorato da esterna altre volte, ma che è un privato cittadino che col comune non c’entra nulla. Ed è proprio il contratto del nome più discusso ad essere il più particolare. Infatti, la cessazione dell’incarico di tutti gli altri è scoccata il 2 febbraio, per Filomena Casella, invece, il contratto dura fino al 5 giugno. Perché per questo ruolo è stata scelta una persona esterna? Ma soprattutto, per quale motivo questo è l’unico contratto che scade ben più tardi delle 27 settimane previste dal contratto? Perché, e se ci sbagliamo ci “corrigerete“,

ci pare proprio che non sia possibile far lavorare una persona “fuori tempo massimo”, con un contratto che scade per tutti i lavoratori in una data e, invece, per una sola figura i saluti arrivano molto più tardi. Che fate? Prendete i soldi risparmiati per chi finisce a febbraio (prima della scadenza) per pagare chi finisce a giugno (dopo la scadenza)?

LA LISTA DEI NOMI