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CASERTA Ecco il nuovo Nucleo di valutazione tra acrobati, trombati e raccomandati. La competenza? Vabbè, ora stai a spacca’ er capello…

16 Giugno 2022 - 18:35

In calce all’articolo in cui decliniamo anche diverse informazioni sulle aree politiche di provenienza dei prescelti, il testo integrale del decreto di nomina firmato oggi dal sindaco Carlo Marino

 

 

CASERTA Ce ne fosse uno, nel nuovo organismo indipendente 😂

😂 di valutazione, un tempo si chiamava più semplicemente Nucleo di Valutazione, nominato oggi dal sindaco di Caserta Carlo Marino, rispetto al cui nome uno può dire “beh, questo è bravo, per cui non stiamo qui a spaccare il capello con le appartenenze”. No, la logica è sempre la stessa: 100% finalizzata alla necessità di rifornire, di alimentare la mangiatoia clientelare e di perfezionare il puzzle della lottizzazione.

Partiamo da vecchie conoscenze: mister Pino Riello è assolutamente un uomo per tutte le stagioni. Se andiamo indietro nel tempo, parliamo delle giunte Falco e di quelle di Ventre alla Provincia, veniamo percorsi da un remoto ricordo di un assessorato a qualche cosa. Il ricordo diventa più nitido con l’amministrazione di Pio Del Gaudio, quando Pino Riello entra nel Nucleo di valutazione in quota centrodestra, in quota Polverino, in quota Gianni Lombardi, che non ci ricordiamo neppure se si candidò o meno, ci sembra di sì. Con l’avvento del sedicente centrosinistra dell’ex super assessore ai Lavori pubblici Carlo Marino, numero due di Nicola

Cosentino nel partito di Forza Italia, Pino Riello non poteva essere certo tacciato di trasformismo. Rimase al suo posto per un breve periodo, salvo poi essere revocato da Carlo Marino nel momento in cui questi nominò in giunta suo fratello Pietro Riello, medico e comproprietario della clinica Villa del Sole, di solito nel centrodestra, nel Nuovo Psi, oggi in Fratelli d’Italia, ma in quell’occasione con Carlo Marino, dire col centrosinistra sarebbe troppo. Siccome Gianni Lombardi si è candidato nella lista Insieme per Caserta-Moderati, è stato eletto, stavolta, pressoché in prima battuta, seppur per il rotto della cuffia grazie alle dimissioni dei primi due eletti, Emiliano Casale e Massimiliano Marzo, entrati in giunta e che gli hanno permesso, da nono in graduatoria, di surrogare insieme all’ottava Daniela Dello Buono, è riuscito, nonostante non abbia un peso elettorale rilevantissimo, anche a convincere i suoi colleghi di gruppo, magari ristorati in altro modo, che quella di Pino Riello, cioè la sua soluzione, fosse quella di tutti. A proposito, evidentemente per anzianità e per le sue indubbie abilità di trapezista nel circo del sottogoverno, Pino Riello è stato meritatamente nominato presidente del Nucleo di valutazione.

Ma questo Nucleo di valutazione, lo potremmo definire, almeno per quanto riguarda una sua parte, il nucleo dei trombati. Siccome ci sono candidati che hanno portato voti a Carlo Marino, ma che non sono riusciti a entrare in consiglio comunale, io li compenso con un posto di sottogoverno, con un adeguato strapuntino. Poi, che sia uno bravo o non bravo, il dato è del tutto irrilevante. Della serie, chi se ne frega, l’importante è che “appariamo” tutti, con buona pace dell’efficienza, della qualità dell’azione di governo, delle varie potestà, tra cui c’è anche questa, relativa al controllo della gestione del Comune capoluogo che non potrà mai essere adeguata, nel momento in cui gli attori sono stati nominati con atti monocratici, discrezionali e che, dunque, non hanno la storia, lo spessore, la personalità per poter dire a un Franco Biondi, a un Giovanni Natale “uè, caro, che cavolo stai combinando?”.

Partiamo da Giovanni Pasquariello il quale, però, ci è già simpatico, perché inietta una botta di allegria in quel posto che Alberto Sordi avrebbe definito “di brutti”. Pasquariello, infatti, si fa chiamare Joey, facendo anche simpaticamente i comodi suoi con il diminutivo, visto che, chiamandosi Giovanni, avrebbe potuto al massimo trasformare il suo nome in John o in Johnny, dato che Joe e Joey sono i diminutivi di Giuseppe. Simpatico, dunque, anche perché la nomina nel Nucleo di valutazione è una sorta di “cuonzolo”, di ristoro per l’apporto dato in campagna elettorale quando, l’ottimo Joey si è candidato nella lista, un po’ stitica, di Azione (zero eletti) raccogliendo, comunque, 116 voti.

Alla stessa categoria dei trombati ristorati, appartiene anche Andrea Mastroianni, candidatosi alle elezioni dell’ottobre 2021 nella lista del Pd, con la quale ha portato al mulino di Carlo Marino 230 voti di preferenza, che lo hanno collocato al settimo posto in una lista che ha dato spazio solo ai primi cinque, visto che l’unico assessore ottenuto è stato Enzo Battarra il quale, testa a testa con Andrea Boccagna, alla fine aveva dovuto soccombere con “opportuno” recupero all’interno dell’organo amministrativo della città. Andrea Mastroianni è preceduto anche da Michele De Florio, ex presidente del consiglio comunale, per cui, visti i rapporti di forza attuali, pur non potendosi escludere a priori che di qui a qualche anno anche lui possa entrare in Consiglio, per ora non se ne parla. E allora, via libera ad un suo confortevole parcheggio nel Nucleo di valutazione.

Gli ultimi due componenti sono Alfonso Crisci e Carmine Costanzo. Il primo è di Arienzo, il secondo risiede a Frattamaggiore. Dunque, si tratta di indicazioni esterne al perimetro della città di Caserta.

Scrivi Arienzo e leggi Giorgio Magliocca, che nel sindaco del comune suessolano, Giuseppe Guida, ha il suo amico del cuore, al punto da essersi scambiato con lui l’assunzione del vice sindaco di Pignataro Vincenzo Romagnuolo , divenuto comandante dei vigili urbani ad Arienzo con quella, ai sensi dell’art.110 del Tuel, applicato nell’occasione in maniera a dir poco discutibile, alla carica di dirigente dell’Ufficio tecnico di Giovanni Rivetti, fratello del presidente del consiglio comunale di Arienzo, Antonio Rivetti.

Dunque, non è improbabile che Marino abbia fatto o restituito un favore al presidente della Provincia, anche se, in tutta onestà, dovete aspettare un po’, magari fino a stasera, in modo che ci informiamo bene sulla collocazione politica di questo Alfonso Crisci. Stesso discorso vale per Carmine Costanzo, cognome che ci riporta a persone e famiglie residenti in agro aversano e nel nord Napoletano. Su questo non rischiamo nulla, perché dobbiamo capire realmente di chi si tratta. Ovviamente, come nel caso di Alfonso Crisci, non ci metteremo molto.

CLIKKA QUI PER LEGGERE IL DECRETO DEL SINDACO CARLO MARINO CONTENENTE LA NOMINA DEL NUOVO NUCLEO DI VALUTAZIONE

Decreto n. 12