CASERTA. La preside del Giordani, Antonella Serpico, nuova presidente provinciale dell’Associazione nazionale dei dirigenti scolastici

21 Novembre 2021 - 11:41

CASERTA – Mai come in questo tempo, la storia chiama la scuola a misurarsi con sfide inattese e di inusitata difficoltà. La pandemia, al di là dei tempi della sua evoluzione, è destinata a lasciare marchi indelebili nei modelli organizzativi della complessa, variegata e iper articolata didattica del ventunesimo secolo, da collegare in maniera intelligente alle ragioni, finanche più importanti, della tutela della salute.
Insomma, occorre capacità e un tipo di capacità in particolare: utilizzare l’esperienza e le esperienze in maniera tale da renderle risorsa, spinta e non limite , non freno di una tensione stabile verso l’innovazione che non è parola rituale, ma l’unico modo per aiutare i giovani a trovare un lavoro soddisfacente.
E allora, questo è il tempo in cui chi ricopre ruoli di grande rilievo, a capo di scuole, di grandi istituti scolastici, si renda disponibile per un supplemento di generosità. Questo deve essere stato lo spunto di ispirazione che ha convinto Antonella Serpico, preside o, come si dice oggi, dirigente scolastica di uno delle scuole più importanti e prestigiose di Caserta e della sua provincia, l’Istituto Giordani, a cedere all’invito pressante formulatole dai suoi colleghi, di assumere direttamente le redini dell’Associazione nazionale dei dirigenti scolastici in provincia di Caserta.

Ovviamente, questo poteva accadere solo di fronte a un consenso unanime, condizione necessaria per trovare e mantenere le motivazioni per assumersi un impegno gravoso come questo.
Unanimità garantita dalla eiezione per acclamazione, a conclusione del congresso provinciale, svoltosi ieri proprio nell’Aula magna dell’Istituto tecnico Industriale – Liceo Scientifico Francesco Giordani, in via Laviano, a Caserta
Ai lavori ha partecipato il presidente nazionale dell’Andis, Paolino Marotta e il segretario nazionale, Gregorio Iannaccone. Il congresso, ampiamente partecipato dai soci, ha anche eletto 10 delegati per il congresso regionale.
Questi gli esiti. Per quel che riguarda, invece, i contenuti, i lavori e gli interventi sono stati orientati sulla riflessione del documento approvato a conclusione dei lavori del direttivo nazionale, tenutisi a Napoli il 16 settembre scorso. Una struttura programmatica offerta alle valutazione di tutti gli iscritti, che lo potranno discutere ed, eventualmente, emendare negli appuntamenti territoriali, in modo che il documento possa rappresentare una guida condivisa e democraticamente assimilata,
guida per il nono congresso nazionale ANDIS, affinché questo fondamentale appuntamenti “possa diventare occasione di dibattito ampio e di confronto autentico – questo è scritto in un importante passaggio del citato documento – sul futuro della dirigenza scolastica e della scuola italiana”.
Ma il livello di analisi di questa guida programmatica analizza con grande precisione il sistema educativo italiano, le sue criticità e le possibili linee guida di riforma. Ecco, al riguardo, un altro stralcio decisamente importante: “Già prima della crisi pandemica, le indagini nazionali e internazionali sui sistemi educativi segnalavano un quadro dei risultati di apprendimento della scuola italiana vistosamente disomogeneo, con interi territori caratterizzati da sensibili ritardi rispetto agli obiettivi educativi indicati dall’UE: alti tassi di dispersione scolastica, bassi livelli di abilità e competenze soprattutto in campo matematico-tecnico-scientifico, mancato raggiungimento dei livelli di apprendimento previsti dalle Indicazioni nazionali e dalle Linee guida”. Un documento processuale che si rispetti formula l’analisi allo scopo di rendere credibilmente interessanti le proposte, partendo, naturalmente, dalle priorità “Piano straordinario di edilizia scolastica; Piano nazionale contro la dispersione scolastica e le povertà educative; Implementazione del sistema integrato 0 – 6 anni; Piano di digitalizzazione e multimedialità; Piano di rilancio dell’Istruzione professionale; azione di sostegno ai percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento; rilancio del Sistema nazionale di valutazione.”
E ancora, risulta fondamentale per l’Andis Investire sulla valutazione formativa, ripensare il sistema di formazione iniziale e in servizio; rivedere le procedure di reclutamento del personale.
Nel “Documento” ha trovato spazio il tema dell’autonomia scolastica ha trovato la dovuta attenzione. “Nella fase di attuazione della legge 107/2015 sono cresciuti in modo esponenziale il disagio e il malcontento dei dirigenti scolastici, oppressi da ulteriori carichi burocratici e amministrativi, che assorbono pervasivamente la dimensione professionale, oscurandone i tratti più significativi di carattere educativo e formativo. Il fenomeno – così continua il documento congressuale dell’Andis – si è ulteriormente aggravato con le incombenze che la pandemia ha riversato sull’organizzazione e sulla gestione della scuola, che hanno richiesto decisioni e adempimenti anche di natura sanitaria”.
Insomma, un passaggio in rassegna delle criticità, connesso a una sorta di road map sugli interventi necessari e possibili., In cui non vengono certo dimenticate le problematiche afferenti le annose e mai risolte questioni del dimensionamento delle istituzioni scolastiche, della riforma della governance e del Testo Unico. Il congresso provinciale di Caserta non di è tirato indietro. Tanti gli interventi dei soci Andis e tante le proposte emerse dai lavori di ieri. pertinenti.
Stesso discorso per quel che riguarda altri contenuti importantissimi del documento: la delineazione del profilo dirigenziale, sulla responsabilità di quest’ultimo in materia di sicurezza, il reclutamento dei dirigenti scolastici.
E ancora, il ruolo del dirigente scolastico nella gestione e nella valutazione del personale, la valutazione diretta dello stesso dirigente scolastico, i temi relativi alla sua formazione in servizio e dell’inquadramento economico e giuridico, con la creazione di un middle management.
Nel “Documento” non poteva, infine, mancare, e infatti non è mancata, la riflessione sul ruolo e sulla funzione dell’ANDIS e sul protagonismo della medesima al tempo del Covid-19, con un occhio organizzativo allo sviluppo associativo, all’attività di formazione dell’associazione e alla comunicazione associativa.
I dieci eletti al congresso regionale sono la stessa preside Antonella Serpico, e i suoi colleghi Alfonsina Corvino (che ha guidato l’Andis provinciale negli ultimi anni)
Saverio Tufariello
Patrizia Comune
Teresa Coronella
Beatrice Tavoletta
Angela Iaiunese
Luca Antropoli
Andrea Izzo

Maria Rosaria Bocchino