CASERTA. Piano scolastico regionale: l’accorpamento tra il BUONARROTI e il FERRARIS scatena la rivolta

4 Dicembre 2024 - 12:32

CASERTA (g.g.) – Ogni anno – è l’incipit della celeberrima poesia A’ Livella di Totò non è casuale – nei giorni contigui all’Immacolata c’è l’usanza di litigare sul Piano scolastico regionale, ossia sulla sintesi che la regione Campania, con delibera di giunta, attua con le indicazioni ricevute dalle amministrazioni provinciali o area metropolitana, per quanto riguarda Napoli, e dalle amministrazioni comunali, rispettivamente per gli istituti superiori, licei, istituti tecnici, commerciali, professionali, eccetera, e quelle che una volta si chiamavano elementari e medie.

Si litiga perché chi perde l’autonomia, in tutto o in parte, venendo accorpato ad un’altra scuola, piomba in vere e proprie crisi isteriche.

In realtà, il tutto dovrebbe essere giustificato dall’efficienza della scuola e dalle scelte operate dalle famiglie che premiano alcune e penalizzano altre con le iscrizioni dei propri figli.

Poi le cose non vanno sempre così e le discussioni sui criteri adottati diventano un vero e proprio festival della dietrologia più spinta e malmostosa.

Oggi, tra le varie questioni relative agli istituti scolastici casertani, ne vogliamo segnalare una, ossia l’accorpamento, coperto dalla definizione nobile di riordinamento delle scuole superiori, tra due nomi storici dell’istruzione del capoluogo: dovrebbero diventare una cosa sola, dunque, con un solo dirigente scolastico e con strutture interne da fondere e complementalizzare, l’istituto tecnico Michelangelo Buonarroti e l’istituto professionale Galileo Ferraris, il primo ubicato presso l’omonimo viale, il secondo con sede in via Petrarca.

Inutile dire che un accorpamento di questi due marchi storici sta creando un mare di polemiche e si registra area di rivolta in entrambi gli istituti.

Una reazione favorita dal fatto che la notizia è giunta come un fulmine a ciel sereno, in quanto l’accorpamento non era previsto dallo schema proposto dall’amministrazione provinciale di Caserta, ma sarebbe entrata nel pacchetto che, di qui a poco, sarà posto all’attenzione della giunta regionale, dagli uffici di questo ente, ovvero dall’assessorato retto da anni e anni da Lucia Fortini, pupilla di sempre del governatore Vincenzo De Luca.

Naturalmente seguiremo le fasi che porteranno alla stesura definitiva del piano scolastico regionale inerente agli istituti superiori casertani, ma anche alle scuole primarie della nostra provincia.

Se qualcuno tra i dirigenti scolastici o i componenti dei consigli d’istituto del Buonarroti, del Ferraris ha qualcosa da dire, obiettare, contestare, CasertaCe mette a disposizione i propri spazi per aprire un dibattito per valutare sia le ragioni di chi è favorevole all’accorpamento, cercando di capire quali siano le “altre ragioni”, ovvero quelle per cui la regione ritiene che queste due antiche scuole di Caserta debbano diventare una sola.