CASERTA. Proroga “spericolata” targata Carlo Marino-Giovanni Natale a Zagaria & Co. per i lavori milionari della rete fognaria
27 Ottobre 2021 - 19:50
Sono stati concessi 90 giorni alle imprese che stanno gestendo il risanamento ambientale e funzionale del sistema fognario della città. I dubbi sono tanti rispettO alla determina del comune di Caserta, a partire dalla date di consegna definitiva dei lavori posticipata, passando per termini di fine cantiere
CASERTA (l.v.r.) – Palazzo Castropignano, municipio, interno giorno. Da alcuni mesi ormai il Comune di Caserta ha aggiudicato al raggruppamento di imprese formato da Italiana Lavori srl, Zeta Costruzioni sas di Edoardo Zagaria e da I.Co.Ge srl i lavori di risanamento ambientale e funzionale del sistema fognario della città di Caserta, per un importo finale complessivo di 8 milioni 888.387,92 euro. Siamo al 21 dicembre del 2020, la gestazione di questo affidamento è stata infinita (LEGGI I DETTAGLI
L’ingegnere Natale, con un po’ di ritardi rispetto al contesto festivo della città, guardando gli addobbi e le luce dalla finestra si rende conto che il santo Natale (non lui) è alle porte e la consegna dei lavori in tale periodo non è la scelta migliore. Quindi si decide di posticiparla all’11 gennaio 2021, forse per rispettare un’eventuale legame con la religione ortodossa dei presenti, inglobando nel periodo natalizio anche il 7 gennaio, giorno in cui per la fede principale dell’est Europa cade il santo Natale.
Chiaramente è una supposizione la nostra. Ma questa nasce dopo aver letto la determina (che troverete in calce all’articolo) con cui il dirigente concede una proroga di 90 giorni per l’ultimazione dei lavori al sistema fognario della città alle ditte sopracitate.
Facendo un rapido identikit proviamo a raccontarvi chi sono queste tre aziende: c’è la Zeta Costruzioni sas della famiglia che ha come capostipite Edoardo Zagaria, papà di Raffaella e che ha come amministratore il figlio, nonché fratello dell’ex consigliere provinciale Zagaria. Per quanto riguarda Italiana Lavori, questa ha come suo rappresentante Antonio Diana, nato a Mugnano di Napoli ma saldamente legato alla realtà di Casapesenna, a tutta la realtà di Casapesenna. Antonio Diana, che a Casapesenna chiamano tutti “Cicciolina” è l’alter ego, la controfigura, di un imprenditore molto più conosciuto, quel Carmine Diana, legato a triplo filo al sindaco di Caserta Carlo Marino, che è stato – e forse lo è ancora – il suo avvocato. Dall’aprile 2020, poi, è nata la Caserta Futura Società Consortile, composta dalle ditte di Zagaria e Diana.
Fatto un piccolo riassunto, ora passiamo alla notizia in sé. I lavori, secondo quanto scrive il dirigente Natale, sono stati ufficialmente consegnati il 21 dicembre, ma “si conferiva efficacia alla predetta consegna a far data dall’11/01/2021“. E qua il primo dubbio. Se l’atto ufficiale di inizio dei lavori lo fai il 21 dicembre, perché renderlo efficace dall’11 gennaio successivo?
Dal comune di Caserta scrivono che questo ritardo è dovuto “al particolare periodo di festività natalizie in un momento di particolare crisi economica dovuta alla pandemia in corso“. Questo virgolettato preso pari pari dall’atto ufficiale ci conferma una spiacevole impressione: a Caserta il covid è diventato il cappotto di Napoleone per discutibili decisioni amministrative. Come per le scuole, anche qui la pezza d’appoggio per una decisione non limpida, non chiara presa dagli uomini di Carlo Marino è la pandemia in corso. Come se nel dicembre 2020 l’epidemia di coronavirus fosse qualcosa di sorprendente, inaspettato, tanto da dover cambiare la data di consegna dei lavori.
A questo punto, resta il dubbio sul termine di questi lavori. Secondo il capitolato d’appalto, Zagaria e Diana avrebbero dovuto chiudere il cantiere entro “220 giorni consecutivi decorrenti dalla consegna definitiva“. Ora, se vogliamo contare la data del 21 dicembre, il 220esimo sarebbe stato un caldo giovedì di luglio, il 29 per l’esattezza, ma volendo fidarci del dirigente Natale prendiamo come buona la data dell’11 gennaio. In questo caso i lavori dovevano essere ultimati sempre di giovedì, ma il 19 agosto.
Vi vorremmo dire quali sono i motivi che le imprese hanno portato all’attenzione del comune di Caserta per ricevere la proroga, ma il dirigente Natale si è ben visto da inserire in determina qualsivoglia riferimento, escluso un minimo accenno alla relazione della Direzione dei Lavori del primo ottobre scorso, con la quale si ritengono “parzialmente fondate” le motivazioni addotte Zagaria e Diana.
Il grande dilemma che CasertaCe chiede di dissipare al dirigente Natale, al sindaco Marino o a chi per loro è quando sia arrivata la richiesta di proroga delle ditte al comune. Lo vorremmo sapere perché se è vero come è vero che la possibilità di ritardare la fine dei lavori è specificata nell’art. 107, quinto comma, del Codice degli Appalti (D.Lgs. 50/2016), questo prevede chiaramente che la proroga può essere richieste solo con congruo anticipo rispetto alla scadenza del termine contrattuale.
Quindi, Marino, Natale, si può sapere quando il raggruppamento di imprese composto da Italiana lavori srl, Zeta Costruzioni sas di Edoardo Zagaria e da I.Co.Ge srl ha inviato la richiesta di proroga dei tempi contrattuali per i lavori del sistema fognario? Perché se l’avesse fatto dopo la data del 21 agosto il comune ha commesso un atto illecito concedendo questa proroga.
Terza domanda. Qual è il motivo per cui comune ha ritardato la consegna definitiva dei lavori dal 21 dicembre all’11 gennaio? Ce lo chiediamo perché la preoccupazione maggiore è sul giochino delle date. Ragioniamoci. Mettiamo il caso che le ditte abbiamo mandato questa pec il 15 agosto (dimostrando che, nonostante ciò che pensa il dirigente Natale, si può lavorare nei giorni festivi). Questa data sarebbe antecedente al 19 agosto, termine ultimo per la consegna dei lavori se si conta come inizio il giorno 11 gennaio. Ma se si volesse partire dalla reale stesura del verbale di consegna definitiva, come detto prima, il termine sarebbe chiaramente il 29 luglio. E allora non ci troviamo di nuovo. La proroga non poteva essere concessa dal comune.
Vorremmo anche sapere, poi, quali sono i motivi che le ditte delle famiglie Diana e Zagaria hanno addotto affinché potessero ricevere la proroga. Ma temiamo di chiedere troppo.