CASERTA. NEANCHE PINOCHET. Tra rubinetti aperti e sciacquoni attivati, Marino e Biondi aggiudicano in soli 17 giorni la gara da 15 milioni alla Publiservizi unica partecipante

26 Marzo 2021 - 16:48

Non si fermeranno mai. Anzi, sperimenteranno forme sempre più estreme di pornografia amministrativa, fino ad annullare completamente le procedure di gara, perché hanno sperimentato e sanno dunque bene che di fronte a tutto ciò che hanno combinato negli in quegli uffici municipali, nulla di realmente determinante è mai successo per debellare il sistema

CASERTA (g.g.) – Quattro verbali in 17 giorni e un bel po’ di rumori di rubinetti e di sciacquoni a tener protette le parole di summit improvvisati tra amministratoti comunali e imprenditori di successo. Quindici milioni di euro e un monopolio che attraversa e travalica le generazioni. Publiservizi a Caserta è un potere che vale, anzi, prevale su quelli determinati dalla democrazia e dal popolo sovrano. E’ un potere costituito da una stabile relazione impropria tra imprenditoria assistita, che non ha mai fatturato un euro, gareggiando e vincendo sul terreno della vera concorrenza, e una politica fradicia fino all’osso. E non ci riferiamo certo solo a quest’amministrazione, ma nel caso specifico anche per le precedenti.

Per cui, come avevamo già preannunciato, un bel bando fatto in sartoria e pensate un po’, per l’affidamento per la gestione, l’accertamento e la riscossione volontaria e coattiva delle entrate comunali e dei servizi connessi

si presenta una sola azienda. Andate a leggervi le gare speculari di città capoluogo di regione e di provincia e trovatene una di queste dimensioni e di questi contenuti che veda la partecipazione di una sola azienda. La Publiservizi, grazie a quattro verbali di riunione della commissione, presieduta ovviamente da mister Franco Biondi, si è aggiudicata la gara con un punteggio di 100/100 che lascia intendere chiaramente come sia esistita una sintonia fortunata, diciamo così, tra quello che il bando, il capitolato chiedevano da un lato e le caratteristiche e le attitudini dell’unico partecipante dall’altro lato. La valutazione centinaia emerge dalla proposta di aggiudicazione, a firma sempre del dirigente comunale, che potete trovare in calce all’articolo.

Certi dell’impunità vogliono stravincere, perché 100/100 poteva essere anche evitato. Visto e considerato che se scende una sola squadra in campo, il fatto che vinca 1 a zero o 100 a zero, non condiziona la certezza matematica, esistente già priori, che l’unica squadra in campo la partita la vincerà.

Caserta arretra sempre di più, perché ben conosciamo quale sia il meccanismo che regge insieme la struttura portante del monopolio di Publiservizi. E lo conosciamo non perché siamo avvezzi all’utilizzo dell’illazione, ma perché conosciamo uno per uno i dipendenti dell’azienda. E vedete se, per caso, qui a Caserta ne trovate uno solo che non sia imparentato con un amministratore comunale vecchio o nuovo o con un consigliere comunale vecchio o nuovo. Accomodatevi e andate a vedere se tra gli incarichi professionali erogati negli uffici della società guidata da Elena Natale di consulenza ce ne sia qualcuno che non appartenga ad una dinamica clientelare, unico gradiente di fusione nel rapporto tra la Publiservizi e il comune di Caserta.

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