CASERTA. Reggia chiusa nel giorno di Natale e a Santo Stefano appena 3mila visitatori

27 Dicembre 2022 - 16:42

Non c’è stato l’atteso pienone nonostante la riapertura dell’ala dell’800 dopo il suo restauro.

CASERTA (pm) Reggia sottotono per numero di visitatori in questi giorni di festività. Chiuso il giorno di Natale, il monumento ha fatto registrate poco più di tremila visitatori a S. Stefano tra abbonamenti ed accessi gratuiti della giornata, mentre oggi poche persone si vedono sia negli appartamenti storici che nel parco. Nonostante il piano di aperture straordinarie, sta di fatto che non c’è stato il pienone forse atteso anche dalla pubblicità data alla riapertura dell’ala dell’800 dopo il suo restauro. Restauro complesso, come ci ha tenuto a dire il mai discorde TG3 Campania in un suo servizio in proposito, riecheggiando le parole del direttore Tiziana Maffei nella relativa intervista. D’altro canto, tutto ciò che riguarda Palazzo Reale è, da tempo, comunicato con il registro dell’enfasi, anche se a volte vuota. Come ci è parso per la grancassa usata per annunciare che da qualche giorno al museo si fa la raccolta differenziata, quella che a Caserta città, non in un altro luogo alieno, si fa da qualche anno. Con questo stesso metro dovremo forse aspettarci la notizia che gli sciacquoni dei bagni in rifacimento del complesso vanvitelliano saranno alimentati con acqua del Serino?

Comunque sia, resta irrisolto l’enorme problema della sicurezza sia interna che esterna della Reggia. La penuria del personale di vigilanza sta comportando in queste ore che, per garantire l’apertura in questo martedì di ordinaria chiusura, si è dovuto fare ricorso al personale volontario previa corresponsione di un’indennità variabile tra i 130 ed i 180 euro. Chissà se il bilancio a fine giornata sarà tale che ne sarà valsa la pena. Inoltre, per supplire alla mancanza dei custodi, le sale e le zone affidate di norma alla vigilanza di ognuno di essi sarebbero state inopportunamente aumentate. Tanto da risultarci che, con una nota urgente del 24 dicembre, il segretario nazionale del sindacato Federazione CONFSAL-UNSA se ne è lamentato con il direttore generale dei musei prof. Massimo Osanna, oltre a dolersi di una ulteriore serie di problematiche gestionali, quelle che i nostri lettori ben conoscono.

Persino l’ingresso alla biglietteria pare sia stata sfornita oggi di sorveglianza, se i soliti venditori abusivi hanno agito indisturbati fin dentro il corridoio di entrata, a ridosso della fila di visitatori a cui, con il loro andirivieni, hanno proposto gli articoli in vendita.

Questo per l’interno. Riguardo all’esterno, piazza Carlo di Borbone è nel solito stato di sostanziale abbandono. Ognuno ne usa come gli pare e piace. Passano macchine di continuo, per quanto l’area sia interdetta al transito senza eccezioni. Quelle eccezioni che si concedono spesso le auto degli uffici pubblici in forza della loro supposta funzione, anche quando è solo per prendere la scorciatoia. Il gioco del pallone, l’intrattenimento dei cani, fare musica in comitiva, mancando il parco verde del MACRICO che evidentemente Marino ed i suoi considerano superfluo, sono la regola della piazza monumentale.

Che bella, a parole, la nostra Reggia