CASERTA. Roba da pazz’!!! Assunto all’Air della Regione anche il marito dell’assessora Credentino, dopo la (quasi) assunzione di Pio Del Gaudio

16 Marzo 2022 - 17:09

Ciò che Casertace pensa di questa vicenda lo leggete nell’articolo. Qui ci segnaliamo solo che in calce allo stesso ci sono un estratto del bando comprendente anche i requisiti per l’assunzione a tempo indeterminato di tre specialisti tecnico amministrativo-giuristi. Sotto al bando, la graduatoria che vede Valerio Di Zazzo al terzo posto e dunque tra i tre assunti

 

CASERTA (G.G.) – Ci auguriamo sempre di non dover trattare argomenti di questo genere. Non a caso, pur intersecando fatti riguardanti la politica e la gestione delle pubbliche amministrazioni, cerchiamo di tenerci lontani per evitare di dover utilizzare registri valutativi che, da liberali autentici quali ci sentiamo, rifuggiamo senza se e senza ma.
Un moralista e un liberale, infatti, sono esattamente l’antitesi uno dell’altro.
Oggi, però, per la seconda volta, siamo letteralmente costretti a battere – seppur malvolentieri – questo sentiero.
Lo facemmo più di un anno fa, ragionando su un provvedimento erogato dal Comune di Caserta utile, diciamo così, alle ragioni professionali dell’allora assessora Tiziana Petrillo. Torniamo a farlo oggi di fronte alla realtà inoppugnabile che emerge da un atto amministrativo ufficiale che coinvolge, ancora una volta, l’Air, società in house della regione Campania che gestisce dalla sede centrale di Avellino, i trasporti regionali e che molto sta crescendo grazie alle indubbie capacità manageriali del suo direttore generale, il casertano di Capodrise Anthony Acconcia.
Ma Acconcia cede spesso al sentimento.
E siccome è legato da un rapporto di sincera amicizia con l’attuale sindaco di Caserta Carlo Marino, non si tira indietro, evidentemente, di fronte a qualche sollecitazione o anche a qualche chiamata alla focalizzazione di posizioni particolari.
Nei giorni scorsi, abbiamo scritto della quasi assunzione di Pio Del Gaudio, secondo classificato in un concorso al quale – incredibile ma vero – hanno partecipato sono in due.
Del Gaudio, al di là di quel che scrive sui social, cose talmente stupide da non meritare nemmeno una replica da parte nostra, è pronto, di qui a poco, così come ha già fatto all’interno della stessa Air l’avvocatessa Sposito, figlia dell’attuale direttore generale di EAV, la società che gestisce i servizi aeroportuali e che di qui a poco potrebbe fondersi proprio con Air, a utilizzare quella posizione in graduatoria per una chiamata di assunzione che gli faccia fare la stessa traiettoria della Sposito, a sua volta seconda in un concorso speculare.

Oggi scriviamo invece dell’assunzione già ufficiale e santificata dell’avvocato Valerio Di Zazzo, figlio di Cesare di Zazzo, medico di base mutualista di cui ci siamo occupati per la sua incredibile, esagerata, tracimante campagna elettorale fatta a sostegno della candidatura, nella lista di Italia Viva, dove era stata collocata proprio da Carlo Marino, della nuora Emilianna Credentino, che in prima battuta non è entrata in consiglio pur avendo ricevuto diverse centinaia di preferenze, ma è stata poi nominata in giunta dal sindaco.

Purtroppo ci tocca interpretare la solita manfrina delle ovvietà formali.

Mettiamo che l’avvocato Valerio Di Zazzo abbia partecipato a questo concorso, bandito da Air, indipendentemente dalla candidatura con Carlo Marino di Emilianna Credentino e indipendentemente dall’incredibile dedizione con cui suo padre Cesare ha condotto la campagna elettorale.

Ma possiamo non considerare quantomeno verosimile, nel momento in cui inseriamo nel nostro ragionamento i tempi in cui questa cosa è stata realizzata, assolutamente coincidenti con quelli della campagna elettorale delle elezioni comunali di Caserta.

Abbiamo scritto verosimile. Né più né meno, e scrivendo in questo modo siamo pronti in ogni momento a discuterne, a confrontarci, ovviamente alla luce del sole, con interventi scritti che Casertace pubblicherebbe in versione integrale, da parte delle persone chiamate in causa in questo articolo.

Però, l’aggettivo “verosimile” lo rivendichiamo.

Perché se ci fosse negato anche questo significherebbe calpestare il diritto-dovere di un giornalista di porsi e di porre delle domande sull’utilizzo del pubblico danaro.

E veniamo alla questione della nostra difficoltà a occuparci di questo tipo di notizie.

Carlo Marino e l’assessora Credentino sono legati strettamente da rapporti di reciproca stima, ed è un dato di fatto inconfutabile e ampiamente dimostrabile.

Per cui è difficile per un liberale che odia le derive moralistiche mettersi qui ad alzare il ditino, visto e considerato che sui rapporti di reciproca stima (e sono due) nessuno può ergersi a censore e tutti devono sentirsi rubricati nel gruppo di quelli che furono invitati dal Nazareno, ad una precisa condizione, a scagliare la prima pietra.

Il punto non è la reciproca stima (e sono tre, lo scriviamo con lo stesso tono e con le stesse modalità usate dalla meravigliosa Dolores Palumbo quando, travestita da Principessa di Casador, va a cercare il marito Principe-Felice Sciosciammocca in Miseria e Nobiltà), quanto i costi della medesima.

Perché il sottoscritto Gianluigi Guarino, che pure può avere delle persone a lui legate da rapporti di reciproca stima, coltiva i medesimi mettendo mano al suo portafoglio e non certo recandosi all’Inps per chiedere un contributo dello Stato per finanziare i suoi rapporti basati sulla reciproca stima.

Il marito di Emilianna Credentino è sicuramente, fino a prova contraria, un ottimo professionista.

Ma lo è al pari di tanti altri avvocati e professionisti della Campania. Possiamo dunque affermare, concedeteci almeno questo, di considerare verosimile che accanto all’episodio che ha coinvolto Del Gaudio, anche quest’altro concorso possa avere una connessione con le ultime elezioni comunali di Caserta?

Verosimile, non altro.

Mentre si tratta di un principio etico e non assolutamente moralistico quello che dovrebbe imporre di innaffiare i rapporti di reciproca stima (e sono cinque) per tenerli in piedi, comprando l’acqua di tasca propria e non con i soldi dei cittadini.

Perché una cosa è certa: al momento non sappiamo se l’avvocato Valerio Di Zazzo fornirà un contributo di qualità alle sorti della Air e dunque della Regione Campania.

Sappiamo però che prima, molto prima di poterlo stabilire, Di Zazzo intascherà un legittimo stipendio erogato da Air, cioè da un ente pubblico derivato dalla Regione, che i soldi per fronteggiare i propri costi li preleva dalle tasche dei cittadini che pagano l’Irap o le accise sul carburante, di cui si parla tantissimo in questi giorni, che in Campania finisce nelle casse di via Santa Lucia.

 

Graduatoria Air Autoservizi Irpini – Profilo 6 Giurista