CASERTA. Violenze e minacce alla moglie, 43enne denunciato e allontanato da casa
26 Aprile 2021 - 12:37
CASERTA – Da oltre due anni in diverse occasioni è stata sottoposta a vessazioni fisiche e psicologiche da patte le marito che ha compiuto queste condotte anche davanti ai figli minorenni. Maltrattamenti fisici e psicologici quelli compiuti dall’uomo nei confronti della moglie a seguito dei quali, al termine delle indagini, i carabinieri in forza alla stazione di Castellarano, in provincia di Reggio Emilia, a cui la donna si è rivolta, hanno denunciato alla procura reggiana un 43enne casertano, che vive a Castellarano, accusato del reato di maltrattamenti in famiglia aggravato dall’essere compiuti davanti ai figli minori e lesioni personali. Il sostituto titolare dell’inchiesta, condividendo con le risultanze investigative dei carabinieri della stazione di Castellarano ha richiesto e ottenuto dal gip del tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti dell’uomo della misura coercitiva dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla vittima, una 43enne, prescrivendogli di non avvicinarsi a più alla stessa e ai luoghi dalla medesima frequentati. Provvedimento di natura cautelare che l’altro pomeriggio è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Castellarano che hanno condotto le indagini. Dalle risultanze investigative, è emerso come la donna dal dicembre del 2018 è stata sottoposta a costanti vessazioni fisiche e morali da parte del marito che non perdeva occasione per schiaffeggiarla ripetutamente, lanciarle addosso oggetti, afferrarla con forza al collo, spintonarla, offenderla accusandola di tradirlo nonché provandola del bancomat e delle chiavi dell’autovettura. Condotte violente che hanno visto la donna ricorrere in più di una circostanza alle cure presso il competente ospedale come accertato dai carabinieri di Castellarano che hanno condotto le indagini. Gravi episodi quelli denunciati dalla donna che riscontrati dai militari in forza alla stazione di Castellarano hanno visto la Procura reggiana richiedere ed ottenere dal gip del tribunale di Reggio Emilia il citato provvedimento di natura cautelare che è stato eseguito dai carabinieri che hanno posto fine alle violenze dell’uomo.