Casertani “maccaroni”: leggete. Denunciato alla Procura lo sfascio della Reggia di Caserta
30 Agosto 2018 - 19:41
CASERTA – (Pasman) Alla Reggia di Caserta, tanto tuonò che piovve. Dopo mesi di relazioni sindacali per così dire difficili tra la direzione del museo e le organizzazioni di rappresentanza del personale, la situazione sembra precipitata se la UILPA, CONFSAL-UNSA e CONFINTESA-FP, con una nota congiunta spedita oggi (vedi in calce), si sono risolte a scrivere direttamente al procuratore della Repubblica del Tribunale di S.Maria C.V., la dottoressa Maria Antonietta Troncone, per denunciare “…tutta una serie di carenze in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro…”, e lamentando la sostanziale inerzia mantenuta rispetto ad essi da parte di una serie di uffici sovraordinati tenuti ad intervenire.
Le questioni vanno dalla mancanza delle garitte-postazioni nel parco vanvitelliano, che costringerebbe il personale a ripararsi nelle proprie automobili d’estate e d’inverno, alla mancanza di servizi igienici propri, con quelli per i turisti sovente fuori uso a causa della continua interruzione di energia elettrica dovuta agli annosi problemi di funzionamento della cabina elettrica di servizio.
Dalla inesistenza di un piano di disinfestazione della vegetazione boschiva, che espone il personale di vigilanza ai luoghi al morso ed alle punture degli insetti che proliferano, alla mancata attuazione di misure per la garanzia di un accettabile microclima negli appartamenti storici.
Un’altra problematica sollevata riguarda una questione affrontata a suo tempo dal nostro giornale e si riferisce all’uso vietato dell’ascensore interno per raggiungere il museo, salvo che per i dipendenti disabili muniti di certificazione, ciò che, irragionevolmente, non terrebbe conto dell’elevata età media del personale e delle disabilità temporanee.
In tale difficile contesto ed anche a seguito di confronti tra le parti, nonostante si sia evidenziata la necessità urgente di pianificare misure correttive, scandite da un preciso cronoprogramma e con l’individuazione di un funzionario preposto all’attuazione, secondo i sindacati denunciati “non solo non c’è traccia degli interventi riparativi…ma non risulta abbia mai ricevuto un’investitura formale” il funzionario in seguito individuato.
Ma il punto forse più delicato dell’atto di denuncia attiene a questo passaggio, quando i sindacati lamentano la reazione ricevuta alle loro richieste di intervento:
Le accuse di informative sempre più sintetiche e criptiche per la organizzazione di eventi in conto terzi non possono, difatti, lasciare certamente tranquilli.