AVERSA. Un caso di malasanità senza colpevoli all’ospedale Moscati. Garza lasciata in pancia dopo l’operazione, terminata l’odissea per la radiologa

25 Giugno 2019 - 09:54

AVERSA /TRENTOLA DUCENTA (Tina Palomba) – Rimane senza colpevoli il caso di malasanità verificatosi quattro anni fa ai danni di una donna, C.F. di San Marcellino, nella struttura ospedaliera Moscati di Aversa.

Al termine dell’intervento chirurgico per asportazione di un carcinoma, con paziente ancora in sala, l’equipe medica riscontrava la mancanza di una garza, che risultava essere stata lasciata nel ventre della 50enne.

Finiva sotto processo la dottoressa Giuseppina Fabozzi, radiologa di Trentola Ducenta in servizio presso l’ospedale di Aversa, dopo l’archiviazione per altri medici inizialmente denunciati dalla parte offesa.

La settimana scorsa, nella motivazione depositata dal  dott. Cioffi del tribunale di Napoli Nord, tutti i particolari di questa odissea giudiziaria. Si è concluso il processo e come ha sempre sostenuto la difesa, rappresentata dagli avvocati Giuseppe Stellato e Simone Boccagna, la dottoressa Fabozzi era estranea ai fatti contestati ed è stata completamente assolta.

Dalla motivazione emerge: “La dottoressa Fabozzi, che è radiologa, non fece parte dell’equipe medica che ebbe ad eseguire l’intervento chirurgico sulla paziente. Per completezza e maggiore chiarezza, è il caso di far presente che il reparto di ostetricia e ginecologia è posto al piano secondo del presidio ospedaliero, mentre il reparto di radiologia è posto piano seminterrato un piano sotto terra. Quindi la dottoressa non ha eseguito nessun accertamento diagnostico prima e dopo l’intervento”.

È terminato così questo procedimento giudiziario a carico della dottoressa Fabozzi, un giovane medico di 38 anni, all’epoca dei fatti solo 33, laureata e specializzata con il massimo dei voti che è rimasta coinvolta in questa vicenda semplicemente per un errore.