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CASSAZIONE. Il misterioso omicidio di un noto imprenditore. La Cassazione annulla con rinvio la decisione del Riesame Ma per ora i due indagati restano in carcere e ai domiciliari

17 Marzo 2023 - 12:18

Il caso di lupara bianca di cui fu vittima, nel 2008, il costruttore Sandro Ottaviani. Il corpo non è stato mai trovato. Ora l’arresto dei due dovrà tornare al vaglio dei giudici della libertà

PIEDIMONTE MATESE/DRAGONI – La Suprema Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dai difensori di Alfredo Carini e Antonio Cataldo Russo annullando con rinvio l’ordinanza cautelare emessa, alcuni mesi fa, da un Gip del Tribunale di Napoli e confermata dal Tribunale del Riesame, a carico dei due indagati, che ora però, alla luce della decisione di Cassazione, dovrà rivalutare alcuni contenuti del suo provvedimento impugnato dai difensori degli indagati.

Il fascicolo finirà sulle scrivanie dei giudici di una sezione diversa rispetto a quella che, alcuni mesi fa, si è pronunciata, respingendola, sulla prima impugnazione dei difensori.

Al momento, quindi, i due indagati restano agli arresti fino alla prossima decisione del Riesame di Napoli che potrebbe anche decidere per la loro scarcerazione. Alfredo Carini è in carcere mentre Cataldo Antonio si trova agli arresti domiciliari. Accusati entrambi di aver ucciso e fatto sparire il corpo di Sandro Ottaviani, noto imprenditore matesino. Era l’aprile del 2008, quando i familiari di Ottaviani ne denunciarono la scomparsa dopo che questi aveva incontrato i due indagati di oggi nei pressi del capannone industriale sito in Dragoni, località Ponte Margherita, per il quale erano in corso trattative per la vendita tra uno degli indagati e lo scomparso. Dall’attività investigativa emerse che l’affittuario aveva organizzato un incontro con l’imprenditore, simulando la disponibilità a consegnargli 175.000 euro, che costituiva il credito vantato dalla vittima per i canoni di locazione non onorati, e per concludere la cessione del bene.

Fu allora, secondo gli investigatori, che Ottaviani seguì i due indagati spostandosi verso una destinazione dove probabilmente ucciso ma, nonostante le ricerche, il cadavere non è mai stato ritrovato. Le indagini hanno tuttavia consentito di ricostruire la brutale vicenda e di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei due indagati.