CASTEL VOLTURNO. Bimbo ucciso di botte. Il patrigno si difende: “Gianni è caduto dalla culla”

5 Febbraio 2021 - 19:01

CASTEL VOLTURNO – Il gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha convalidato il fermo per Omar Khalifa, il ghanese 26enne accusato dell’omicidio di Gianni, il bimbo di 2 anni, figlio della sua compagna liberiana. L’episodio è accaduto in un’abitazione di Castelvolturno, il 2 febbraio scorso. Durante l’interrogatorio davanti al gip, l’immigrato si è difeso accusando la sua compagna: “Io ho solo cercato di rianimare il bimbo dopo che è caduto dalla culla”, ha sostenuto Khalifa. L’uomo ha riferito che la sua convivente, da tempo sotto cure da disturbi psicotici, avrebbe picchiato più volte il piccolo. L’immigrato ha detto che lo curava e lo accudiva come fosse stato suo figlio ed ha anche chiarito che non fuggì dalla clinica Pineta Grande dove fu portato il piccolo Gianni, come dice l’accusa, ma andò a casa a prendere del vestiario. L’avvocato che lo difende, presenterà ricorso al tribunale del Riesame e nominerà un perito di parte, mentre il pubblico ministero ha conferito un incarico al medico legale per l’autopsia sul corpicino.