CASTEL VOLTURNO. Lavori alla Pineta Grande, al via il processo per 36. Ma il giudice rinvia l’udienza

5 Febbraio 2021 - 18:30

CASTEL VOLTURNO – E’ iniziata ed e’ stata subito rinviata all’11 febbraio, al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, l’udienza preliminare a carico di 36 persone imputate a vario titolo di corruzione, falso, indebita induzione, in relazione ai lavori di ampliamento del “Pineta Grande Hospital” di Castel Volturno. Tra gli imputati l’imprenditore della sanita’ Vincenzo Schiavone, proprietario della clinica “Pineta Grande” di Castel Volturno, delle case di cura “Padre Pio” di Mondragone, “Villa Bianca” di Napoli, e “Villa Ester” di Avellino, i funzionari della Regione Antonio Postiglione (dirigente del settore sanita’), Antonio Podda e Arturo Romano, il presidente di Aiop Campania (Associazione Italiana Ospedalita’ Privata) Sergio Crispino, l’ex sindaco di Castel Volturno Dimitri Russo con parte della sua giunta e alcuni ex consiglieri comunali.

Per tutti, la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha chiesto il rinvio a giudizio; gli inquirenti ritengono che attorno ai lavori di ampliamento del “Pineta Grande Hospital”, importante struttura del litorale casertano che assiste anche migliaia di immigrati irregolari che vivono a Castel Volturno, si siano consumati numerosi illeciti, anche di carattere urbanistico. Il cuore dell’indagine verte intorno alle ipotesi corruttive contestate dalla Procura, ovvero alle assunzioni da parte di Schiavone, nelle proprie cliniche, di parenti amici di funzionari comunali e regionali, che in cambio avrebbero emesso provvedimenti di autorizzazione ad ampliare la clinica e aumentare i posti letto.

Ad inizio gennaio il Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere aveva disposto l’archiviazione per 11 persone rimaste coinvolte nell’inchiesta, tutti ex consiglieri comunali di Castel Volturno. In quella circostanza era stata la stessa Procura a richiedere l’archiviazione al Gip.