Boom per “L’Amica Geniale”, la fiction Hbo-Rai girata a CASERTA. 7 milioni di spettatori e il 30% di share

30 Novembre 2018 - 18:32

CASERTA – Numeri importantissimi per il debutto de “L’amica geniale”, la serie di Rai1 diretta da Saverio Costanzo e tratta dall’omonimo bestseller di Elena Ferrante: da 7 milioni di telespettatori, pari al 29.3% di share.

Per la precisione, i primi due episodi trasmessi su Rai1 hanno vantato una media di 7 milioni 92 mila spettatori. Realizzata da Lorenzo Mieli e da Marco Gianani per Wildside e da Domenico Procacci per Fandango, in collaborazione con Rai Fiction, HBO Entertainment e TimVision, protagoniste delle due puntate sono Lila e Lenù, interpretate dalle sorprendenti Ludovica Nasti ed Elisa del Genio, compagne e rivali nella Napoli degli anni ’50, tra riti d’iniziazione, speranze, voglia di crescita e fuga dalla ferocia del rione.

Imponente il lavoro di ricostruzione del quartiere, che vanta numeri da capogiro.

Il set de “L’amica geniale” è stato ricostruito a Caserta, nell’ex fabbrica Saint-Gobain: 60mila metri quadrati per ricreare il quartiere Luzzatti della Napoli anni ’50, dove’è ambientata una parte della storia.

Per la serie tv è stato riprodotto ogni singolo particolare del rione di Elena e Lila grazie alla scenografia di Giancarlo Basili.

Al netto dell’eccezionalità del lavoro svolto (la troupe tecnica della produzione, composta da 150 persone, ha creato 60mila metri quadrati di set in oltre 100 giorni di lavorazione: 5 set di interni, 14 palazzine, una chiesa e un tunnel) quella del capannone

Ucar dell’ex Saint Gobain di Caserta è, se vogliamo, anche una storia di riscatto: si tratta dello stesso enorme spazio che fu utilizzato, nel 2007, come deposito per centinaia e centinaia di tonnellate di immondizia nel bel mezzo dell’emergenza rifiuti più critica che la regione Campania abbia mai dovuto affrontare.

Fu una soluzione d’emergenza, appunto, per scongiurare il pericolo che malattie epidemiche si sviluppassero tra i cittadini.

In dieci anni il capannone si è trasformato dall’enorme cisterna di rifiuti che fu nel 2007, nel magistrale allestimento della Napoli anni ’50 in una importantissima produzione americana.