CLAMOROSO. DIGOS IN COMUNE. A TEVEROLA l’azienda della moglie di Alberto Di Nardi rifiuta il passaggio di cantiere. Ci sarebbero tre “imbucati” assunti in precedenza in violazione dei requisiti di legge

30 Ottobre 2025 - 22:00

E’ interessante la ricostruzione che fa Enzo D’Amaro, da cui apprendiamo che appena ieri era stato formalizzato l’affidamento dell’incarico ad una nuova impresa. Oggi si sarebbe dovuto svolgere il passaggio di cantiere rifiutato dalla ditta selezionata, la WM Magenta appunto. Al momento, domani 31 ottobre, difficilmente la spazzatura sarà raccolta per le strade. Una situazione piuttosto seria che andremo ad approfondire

TEVEROLA (Federica Borrelli)È caos a Teverola sul fronte del servizio rifiuti. Doveva tenersi oggi alle 15:15, presso il Comune, l’incontro per il passaggio di cantiere tra la società uscente Isvec di Vitulazio e la subentrante WM Magenta, incaricata solo ieri con affidamento ufficiale da parte dell’amministrazione, come dimostra la determina a firma del responsabile del settore tecnico arch. Enzo D’Amaro. Ma il passaggio non avverrà.

A rifiutare l’avvio delle operazioni è stata la stessa WM Magenta, ex DHI, società il cui patron è Alberto Di Nardi, ma che attualmente è rappresentata dalla moglie Miriam D’Aiello, a seguito delle vicende giudiziarie che hanno travolto lo stesso Di Nardi, che dopo l’inchiesta sulla tangentopoli al comune di Maddaloni ha preferito dedicarsi alla carriera universitaria come docente, trasferendosi a Milano. Nel frattempo, però, non ha designato l’idea di aprire una nuova società che si occupasse dello smaltimento rifiuti, facendo ben attenzione a non far comparire il proprio nome. Ma questa è un’altra storia.

Ritornando infatti alla stretta attualità, qual è il motivo per cui la WM Magenta ha improvvisamente rifiutato la cessione del cantiere di Teverola? Ve lo diciamo noi: la presenza di tre lavoratori assunti in maniera irregolare, non appartenenti al CUB (Consorzio Unico di Bacino), dunque in contrasto con quanto previsto dalla legge regionale 14/2016 che regolamenta il riassorbimento del personale nella gestione dei rifiuti.

La Magenta avrebbe quindi disertato l’incontro di questo pomeriggio previsto nel palazzo municipale di via Cavour, sollevando la questione. E, alla luce dei fatti, sul caso è intervenuta la Digos della Questura di Caserta, presentatasi al Comune per avviare le verifiche sulle assunzioni irregolari.

Tra l’altro, è stato proprio lo stesso architetto D’Amaro – oggi a capo dell’ufficio tecnico di Teverola, dopo aver preso il posto di un altro architetto, Filippo Virno, che di opere mirabolanti ne ha combinate parecchie quando ha prestato servizio lì – a chiarire alle due ditte (Isvec e Magenta), nella lettera d’invito sull’incontro che si sarebbe dovuto tenere oggi per il passaggio di cantiere, che tre dei lavoratori risultano di fatto “imbucati”.

Sarebbe interessante capire quale tra le ditte che si sono alternate in questi anni ha permesso per prima che questa illegittimità avvenisse, senza farsi troppi scrupoli.

Una cosa è certa: a Teverola non si è affatto capaci di trovare una quadra per quanto riguarda l’appalto per l’affidamento del servizio di raccolta rifiuti.

Di cose da dire ce ne sarebbero tante. Molte di queste sono state già ampiamente scritte in articoli precedenti a questo che state leggendo, e in cui abbiamo cercato di ricostruire un’intricata vicenda, dove non si contano le proroghe in violazione del Codice degli Appalti e – ciliegina sulla torta – un’inchiesta giudiziaria da parte della Procura di Santa Maria Capua Vetere che vede adesso proprio quel Filippo Virno che poc’anzi citavamo, indagato per corruzione, in concorso con Raffaele De RosaGennaro PolverinoAntonio Giardino e Tommaso Mauriello (questi ultimi tre rappresentanti dell’impresa La Gardenia s.r.l.). Tra le accuse mosse dalla magistratura inquirente, c’è quella di aver tentato di pilotare l’appalto della gara quinquennale, o definitiva che dir si voglia, a favore della Gardenia.

A giudicare da come si sono messe le cose, la giornata di domani potrebbe iniziare con il piede sbagliato: anzitutto, è quasi improbabile che verrà raccolta la spazzatura per le strade di Teverola essendo “saltato il banco” del passaggio di cantiere. Vi terremo aggiornati.