CLAN DEI CASALESI. LA VIA DELL’ORO. Fiumi di contanti, ecco come i carabinieri hanno pedinato dallo stadio di CASAL DI PRINCIPE la moglie farmacista di Giacomo Capoluongo

5 Dicembre 2021 - 13:32

TRENTOLA DUCENTA/SAN MARCELLINO – L’episodio di oggi dimostra che l’ordinanza sulle attività di riciclaggio del danaro sporco operato da soggetti collegati al clan dei casalesi, Giuseppe Guarino, dalla sorella Luisa, sotto la super visione di Giacomo Capoluongo, marito di quest’ultima e quindi cognato del primo, rappresenta un elemento cardinale dell’attività di lotta alla criminalità organizzata operata sul terreno in cui si gioca la sfida di oggi, dopo che lo Stato, bene o male, ha vinto la sfida militare contro gli esponenti di questo terribile cartello criminale.

In passato, abbiamo scritto e commentato tantissime ordinanze in cui si raccontava della consegna di questi stipendi alle famiglie dei detenuti ridotti al 41 bis. Compensi finanziati in diverso modo. Si passa dai proventi delle slot machines, volute ai tempi della reggenza di Raffaele Venosa e si prosegue con vari tipi di estorsione, fino ad arrivare alle attività di investimento in caseifici e aziende di distribuzione di prodotti lattiero caseari della ultima e ugualmente recente ordinanza, con al centro il neo pentito Walter Schiavone, figlio di Francesco Schiavone Sandokan. Per cui, possiamo dire, avendola letta con attenzione, che questa ordinanza è stata decisamente sottovalutata anche dai mass-media. Ma ciò, visto il livello di informazione in questa provincia, in questa regione, neppure deve stupire più di tanto, essendo la capacità di interpretazione, di analisi, un elemento pressochè sconosciuto in redazioni grandi e piccole.

Stavolta il percorso che fanno i soldi portati da Luisa Guarino che ricordiamo è anche farmacista, da Casal di Principe a Mercato San Severino in provincia di Salerno, parte dallo stadio comunale di Casale, dove li riceve da suo fratello. Lì Luisa Guarino insieme alla figlia Elisa si mette poi alla guida della sua auto e parte, evidentemente per andare ad imboccare la Caserta-Salerno. In questa occasione, però, i carabinieri di Caserta, su ordine della Dda, avevano organizzato un’attività di pedinamento.

Era il 6 febbraio 2018. Una volta nel Salernitano, la Guarino consegna la busta con il denaro a Gennaro Puolo, 58enne napoletano, uno dei riferimenti del Guarino.

L’uomo arriva nel parcheggio antistante un noto ristorante della zona. Una volta sul posto, Puolo entra in macchina per poi scenderne con una busta di colore bianco che non lascerà più. La porterà anche all’interno del locale lì vicino, dove consumerà una bevanda. L’intera scena video-ripresa dai militari dell’Arma.

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA