CLINICA SAN MICHELE. La grande speranza per i malati di cuore nella diagnosi cardiologica realizzata con gli strumenti della medicina nucleare

8 Novembre 2024 - 21:30

Il video mostra i due momenti intimamente collegati tra loro. Una prova da sforza spiegata dal responsabile dell’Utic, dottor Marco Pepe, e una scintigrafia miocardica, illustrata dal responsabile della Medicina nucleare, dottor Vincenzo Parisella

MADDALONI – La diagnostica cardiologica tramite medicina nucleare è uno dei tanti fiori all’occhiello della clinica San Michele di Maddaloni.

Si tratta di una tecnica avanzata che utilizza traccianti radioattivi per ottenere immagini dettagliate del cuore e valutare la sua funzionalità.

Tra le metodiche più comuni vi sono la scintigrafia miocardica e la tomografia a emissione di positroni (PET), che permettono di identificare aree di ischemia, danno cardiaco o alterazioni della perfusione.

Questi esami sono particolarmente utili per la diagnosi di malattie coronariche, per monitorare l’efficacia di trattamenti e per la valutazione di pazienti con sintomi di angina o infarto.

Abbiamo voluto mostrare con la praticità di un video di divulgazione scientifica come questa pratica viene realizzata nella clinica di eccellenza maddalonese. Hanno operato in sinergia il dottore Marco Pepe, responsabile dell’Unità di terapia intensiva coronarica (Utic) e il dottor Vincenzo Parisella, responsabile della Medicina nucleare della San Michele