Collegamenti con il clan dei Casalesi. Dissequestrati i beni della famiglia Iannone

16 Agosto 2021 - 11:13

CASAL DI PRINCIPE /CASTEL VOLTURNO – (GV) Dissequestrati i beni della famiglia Iannone. Accolta la richiesta del difensore avvocato Nando Letizia dinanzi al tribunale del riesame a carico di vari presunti appartenenti esponenti del Clan dei Casalesi accusati di concorso esterno in associazione di tipo mafioso (fazioni Schiavone-Zagaria), estorsione, trasferimento fraudolento di valori e impiego di denaro di provenienza illecita. Arrestati e scarcerati dal riesame per le misure personali. Ora sono state dissequestrare tre società operanti nel settore degli scavi e di posa in opera di cavi elettrici per conto dell’Enel, riconducibili ai tre indagati , per un valore complessivo di circa 2,5 milioni di euro, nonché i conti correnti riconducibili agli indagati. Si tratta di Elettrolima srl e IGM Costruzioni Srl, entrambe con sede legale a San Marcellino.
Giuseppe Iannone, fin dagli anni ’90,  secondo le accuse avrebbe conseguito la gestione antimafia, intestando fittiziamente la SIEP Costruzioni (mera prosecuzione della Alba 90) al genero Mario Pellegrino e successivamente, la Elettrolima al figlio Mario Iannone e alla nuora Giustina Amato, continuando ad operare negli appalti per conto di Enel in violazione della normativa antimafia. I tre arrestati avrebbero minacciato i titolari della CEBAT, ditta appaltatrice per la manutenzione delle linee aeree e interrate in media e bassa tensione nella provincia di Caserta per gli anni 2017-2019, imponendo loro le maestranze e i mezzi delle ditte a loro riconducibili, estromettendoli, di fatto, dall’appalto in questione, avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo mafioso. Giuseppe e Mario Iannone avrebbero impiegato nella gestione economica delle loro società i proventi derivanti dall’attività estorsiva in danno dei titolari della CEBAT. I soggetti coinvolti sono Giuseppe Iannone, classe 1956, Mario Iannone, classe 1982 e Mario Pellegrino, classe 1979