COMUNE NELLA BUFERA. Dopo il blitz su monnezza e appalti, il caso dissesto, ora si indaga anche su IMU e ICI

23 Gennaio 2024 - 10:33

PIEDIMONTE MATESE – Non c’è pace per Piedimonte Matese e le amministrazioni comunali degli ultimi anni.

Dopo il blitz della Direzione Investigativa Antimafia dell’11 gennaio scorso, relativamente ad un’indagine su appalti relativi al settore rifiuti, l’inchiesta sul dissesto finanziario della città, una gestione definita “scellerata” dalla corte dei Conti, ancora la Guardia di Finanza starebbe analizzando la gestione del denaro pubblico al comune di Piedimonte Matese.

La seconda parte, quindi, dell’inchiesta sul dissesto finanziario matesino riguarderebbe mancati incassi dei tributi comunali relativi alle abitazioni, ovvero IMU e ICI.

I baschi verdi, dunque, le eventuali responsabilità degli amministratori hanno guidato il comune negli anni scorsi.

Per quanto riguarda il dissesto dell’ente cittadino, la procura della Corte dei Conti della campagna ritiene responsabile l’ex sindaco Vincenzo Cappello, l’ex assessore al bilancio Attilio Costarella il presidente del Consiglio comunale Benedetto Maria Iannitti e i due revisori dei Conti, Luciano Bloisi e Antonio Cerbo