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CORONAVIRUS. Contagi tra i giovanissimi. Il sindaco: “Della stessa famiglia o imparentati tra loro”

5 Novembre 2020 - 10:09

“Questo rileva principalmente che c’è un atteggiamento di superficialità fra alcuni giovani e che non c’è un giusto livello di attenzione in alcune famiglie” ha spiegato il primo cittadino

 

SAN PRISCO – Il sindaco di San Prisco D’Angelo ha fatto il punto della situazione coronavirus sul suo territorio: “Registriamo altri altri 24 casi di positività sul nostro territorio.
In totale, in questa seconda fase di pandemia, abbiamo avuto nel nostro comune 96 casi di positività.
Ad oggi abbiamo, al netto delle 27 guarigioni e purtroppo del decesso di pochi giorni fa, la presenza di 78 casi di positività sul nostro territorio.
Dai dati in nostro possesso è importante evidenziare che si tratta nella stragrande parte dei casi di giovanissimi, appartenenti per lo più allo stesso nucleo familiare o imparentati tra loro.
Questo rileva principalmente che c’è un atteggiamento di superficialità fra alcuni giovani e che non c’è un giusto livello di attenzione in alcune famiglie.
Rinnoviamo pertanto l’appello ad evitare comportamenti irresponsabili ed incivili che hanno il triste effetto di far lievitare il numero dei contagiati con grave rischio per le persone fragili, gli anziani, i malati cronici e le persone immunodepresse.”

Si coglie l’occasione, inoltre, per comunicare che i dati sono forniti dalla Protezione civile regionale e sono aggiornati al 2 Novembre con una differenza sui dati reali, dovuta alla necessità di elaborazione degli stessi, di circa 24 ore. Dall’inizio della seconda ondata da parte nostra è stata posta in essere una contabilità basata sui nominativi e sui numeri, e non solo sui numeri, di ogni singolo caso di positività o di guarigione, allargata anche a chi ha fatto solo uno dei due tamponi previsti dal primo protocollo per ufficializzare la negativizzazione. le nostre ultime comunicazioni con n la Uopc Locale sono ferme a circa 7 giorni fa, presumibilmente per la notevole mole di lavoro e di dati che deve elaborare l’azienda sanitaria locale.”