CORONAVIRUS. Il settore del “wedding” completamente messo in ginocchio. Fatturati in calo fino al 90%

2 Marzo 2021 - 18:19

SAN CIPRIANO D’AVERSA/VAIRANO SCALO – Un calo di fatturato del 70% per i fotografi e del 90% per gli atelier di abiti da sposa. Sono i dati che emergono dal territorio casertano, considerando il 2020 e l’inizio del 2021. “La situazione era già difficile prima, il Covid ci ha dato la batosta finale. Il settore fotografia, nelle nostre zone, si regge ormai sulle cerimonie. Venute a mancare quelle a causa delle restrizioni anti-Covid, viene meno il lavoro. Nessuno stampa più o sviluppa rullini. Il quadro è drammatico, registriamo un calo di fatturato del 70%. La maggior parte dei matrimoni, così come le altre cerimonie, sono stati cancellati. Non abbiamo introiti, ma ci vengono comunque chiesti i contributi e tutte le tasse”, afferma Ciro Diana, fotografo attivo da 30 anni a San Cipriano d’Aversa.

“I ristori arrivati – aggiunge – sono stati pochi e inadeguati, e li abbiamo dovuti utilizzare per pagare una parte delle spese. Tanti colleghi hanno dovuto cessare l’attività e non si vedono spiragli nel 2021. La nostra categoria non è protetta, non siamo tutelati. Se non possono darci ristori, almeno sospendano il pagamento delle tasse fin quando non riprenderà il lavoro a pieno regime. Senza aiuti, in molti non reggeranno fino a fine anno”. Gli fa eco il collega Vincenzo Capasso: “Abbiamo capito che non possono darci ristori, ma almeno ci vengano incontro eliminando le tasse. Il 2020 è stato un anno nero per il settore, e tutto il Sud punta molto sul wedding e sulle cerimonie.

Ma l’intero comparto è in ginocchio. Siamo praticamente fermi dall’autunno 2019, salvo qualche piccolo lavoro fra agosto e settembre 2020. Abbiamo perso centinaia di lavori, si parla di perdite per almeno 50mila euro. Purtroppo il nostro settore è completamente abbandonato – spiega Capasso -. Siamo poco considerati, non abbiamo un albo o un’associazione nazionale che ci tuteli. Si parla sempre della ristorazione penalizzata, che sicuramente ha preso un duro colpo, ma mai di noi che siamo completamente fermi”. La situazione è ugualmente drammatica per gli atelier di abiti da sposa: “La maggior parte dei matrimoni sono stati rimandati o annullati, registriamo un calo del fatturato del 90%”, dice  Angela Martone, titolare di un atelier a Vairano Scalo, comune casertano al confine con Lazio e Molise, “abbiamo ordinato la merce a gennaio 2020, quando non si parlava ancora di pandemia, e ora dobbiamo pagare i fornitori anche se non abbiamo lavorato. Se il 2020 è stato un anno tragico, lo stesso può dirsi del 2021. In tanti hanno già annullato gli appuntamenti, e i pochi che restano sono in forse. I pochissimi ristori arrivati sono serviti a pagare le tasse: per darci ossigeno le istituzioni sospendano i tributi. Se non incasso, come faccio a pagare?”.