COVID. La commissione edilizia, pardon, l’Unità di crisi cambia i numeri dopo i dati farlocchi di ieri. E adesso scopriamo qualcosa di nuovo sulle Terapie Intensive

12 Novembre 2020 - 19:24

La chiamiamo scherzosamente “commissione edilizia” visto che a guidarla non è un medico un virologo, ma un dirigente ai lavori pubblici. Tre giorni fa, il dato dei posti letto completo per le terapie intensive (covid e non covid) era 590, oggi un numero completamente diverso. E il comitato tecnico scientifico prova a rincorrere gli aggiornamenti della Campania

CASERTA – Settanta due ore scottanti all’Unità di crisi della Campania. Il 9 novembre, l’organismo guidato dal dirigente ai Lavori Pubblici, Italo Giulivo, uomo scelto direttamente dal governatore Vincenzo De Luca, ha reso noto che i posti letto in terapia intensiva totalmente disponibili in Campania, covid e classici,

sono 590. Finalmente, abbiamo pensato, un numero chiaro, non definitivo, perché tutto può mutare durante una pandemia, però almeno sappiamo da dove partire. Vi abbiamo scritto il giorno dopo che questa cifra di 590, però, non ci tranquillizzava per nulla
, poiché non venivano sottratti gli altri degenti non covid e, secondo un calcolo verosimile, per i pazienti positivizzati a rischio aggravamento erano liberi circa 300 posti letto.

Veniamo a ieri, mercoledì. L’Unità di crisi, attraverso la pagina Facebook della regione, dichiara che nella settimana del 2-8 novembre la percentuale di occupazione dei posti di terapia intensiva su scala regionale è del 27%. Bene, altro dato chiaro, finalmente dei passi in avanti. Non esattamente, perché calcolando il numero 590 con i dati della settimana presa in esame non c’è più il 27% dichiarato dall’organismo regionale anti-covid, ma si sale al 30,2%, oltre la soglia critica del 30%, ritenuta dal governo numero massimo di malati in Terapia Intensiva da poter ospitare nei letti regionali.

Mentre oggi abbiamo passato buona parte della giornata  capire questo magic number del 27% da dove fosse stato pocciato dall’Unità di crisi, ecco la novità di questi minuti: i posti letto in Terapia Intensiva “complessivi” non sono mica poi così complessivi. Infatti, ora la regione Campania ci dà una cifra differente, mandando fondamentalmente a farsi benedire il precedente comunicato di tre giorni fa. Pare che, lo dichiara l’Unità di crisi, quindi ci concederete il beneficio del dubbio, la dotazione dei posti letto di terapia intensiva della Regione Campania è costituita dalla somma dei 590 posti letto, quelli che fino a due ore fa era, citiamo testualmente, l’intera dotazione di posti letto, pubblico e privato accreditato, realizzati e funzionanti che attualmente sono presenti in Campania“, e quelli temporaneamente attivati nei Covid Hospital, cioè 66, per un totale di 656.

In questo marasma di dati, con i numeri che dal 3 novembre al 12 passano da 243 posti letto attivabili a 656 complessivi, senza che venga spiegata la reale creazione e l’occupazione di queste postazione di Terapia Intensiva, legati al coronavirus e non, finalmente sappiamo qualcosa: i posti letto di TI nei covid hospital in Campania sono 66 (nuovo comunicato dell’Unità di crisi permettendo).